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Avis Marche compie 50 anni,
raduno all’abbazia di Sant’Urbano

APIRO - Festa per tutte le sezioni comunali della regione

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Il raduno dell’Avis Marche

Le Avis comunali della regione si sono ritrovate domenica all’abbazia di Sant’Urbano di Apiro, noto luogo di interesse storico culturale per celebrare il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione di Avis Marche.

Dopo la celebrazione della messa officiata da padre Claudio e accompagnata dal coro parrocchiale di Frontale di Apiro e dal maestro di musica Giampaolo Lambertucci, i dirigenti di Avis intervenuti per l’occasione si sono ritrovati per ripercorrere la storia dell’associazione attraverso le testimonianze dei presidenti regionali che si sono succeduti in questi 50 anni.

avis_marche-3-325x146«Il presidente di Avis Marche Daniele Domenico Ragnetti  -si legge in una nota dell’associazione  – dopo i saluti e i ringraziamenti all’Avis Comunale di Apiro ospitante l’iniziativa e al sindaco del Comune di Apiro, Ubaldo Scuppa, ha lasciato la parola ai presidenti regionali intervenuti che presi dai loro ricordi hanno ripercorso le tappe salienti del proprio mandato presidenziale, dalla nascita di Avis Marche nel 1972, al raggiungimento dell’autosufficienza nella raccolta di sangue ed emocomponenti, fino alla costituzione del Dirmt -Dipartimento Regionale per le attività trasfusionali».

avis_marche-4-325x146A seguito dell’Assemblea Costituente del 11 maggio 1972, viene eletto primo presidente di Avis Marche il professor Giulio Bombi ; ad esso si sono susseguiti Ireneo Vinciguerra (1977-1994), Giuliano Maiolatesi (1994-2000), Enrico Morli (2000-2005), Angelo Sciapichetti (2005-2013), Massimo Lauri (2013-2020).

«In cinquant’anni di storia – prosegue la nota –  l’Avis Marche è cresciuta e arriva oggi a contare 139 comunali, circa 57mila soci e 100 mila donazioni l’anno che hanno fino ad ora assicurato l’autosufficienza regionale. Nel corso degli anni, l’Avis Marche è stata protagonista di una vera e propria svolta culturale nelle modalità donazionali, tenendo sempre ben presente la sicurezza per il donatore e per il ricevente. Un momento della mattinata è stato dedicato al ruolo della donna in Avis con un laboratorio teatrale a cui hanno partecipato due presidentesse comunali per ogni provinciale.

avis_marche-1-325x146Al termine della mattinata i saluti della dottoressa Siracusa direttore del Dirmt, che ha sottolineato le difficoltà nella raccolta nel periodo pre- e post-pandemia e che possono pregiudicare il lavoro svolto in questi anni e dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini che da parte propria ha manifestato la massima disponibilità ad un incontro con le parti interessate. A margine i saluti dell’imprenditore Enrico Loccioni.

La mattinata si è conclusa con un momento conviviale curato dall’istituto alberghiero Varnelli di Cingoli, coordinato dal professore Bruno Spaccia. Per l’organizzazione dell’iniziativa sono state coinvolte tutte le realtà presenti sul territorio apirano in un concreto esempio di lavoro in rete, per un bene comune, oltre ogni campanilismo e individualismo.

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