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Bellomaria e Bomprezzi, faccia a faccia:
«Basta personalismi e posizionamenti
L’avversario è la destra» (Foto)

SEGRETERIA DEM - Confronto a Camerano tra le due candidate alla carica di massimo rappresentante regionale del Partito Democratico. Entrambe hanno rimarcato la necessità di restare tutti uniti dopo il voto del 26 febbraio, abbandonando guerre interne

Da sinistra Chantal Bomprezzi, Loredana Pistelli e Michela Bellomaria

di Antonio Bomba (Foto di Giusy Marinelli)

Indipendentemente da chi vinca domenica che il Partito Democratico resti unito e compatto con l’unico obiettivo di sconfiggere la destra, non a fare guerre interne.

È questo il messaggio comune che le due candidate alla segreteria regionale del partito hanno lanciato stamane durante il confronto avvenuto all’Hotel Concorde di Camerano e iniziato attorno alle 10,45.

Poco meno di un’ora di risposte che Michela Bellomaria e Chantal Bomprezzi, in rigoroso ordine alfabetico, hanno fornito alle domande comuni formulate da Loredana Pistelli, presidente della commissione provinciale per il congresso di Ancona che ha svolto il ruolo di moderatrice.

Dopo essersi presentate, 32 anni e consigliere comunale a Senigallia Bomprezzi; 41 anni e vicesindaco di Cerreto D’Esi Bellomaria, la mattinata è entrata finalmente nel clou. Al centro delle questioni poste sempre e comunque che Pd sarà, a livello organizzativo e politico, dal 27 febbraio in poi.

Chantal Bomprezzi

Come pensate di organizzare il partito per farlo diventare nuovamente un punto di riferimento?

Bomprezzi: «Non si può iniziare un simile discorso senza prendere in considerazione il contesto in cui operiamo e che vede il Pd Marche in sofferenza e commissariato. Non ci sono organismi politici che supportano i consiglieri regionali. E fare attività politico-istituzionale senza un partito che detti la linea finisce per azzoppare un pò tutti. Abbiamo fatto vedere la nostra parte peggiore con personalismi e posizionamenti. Occorre riorganizzarsi e mettere al centro qualcosa non qualcuno. Il Partito Democratico dovrà pertanto essere un partito che non avrà paura di aprirsi al mondo esterno. Perché ha qualcosa da dire ed è un qualcosa di qualità, non populistico».

Bellomaria: «Serve un’alternativa credibile alla destra. Ma il passaggio ineludibile sarà questo: lavoreremo di squadra e uniti. Anche nei territori. Basta alla divisioni per zona. Perché all’interno del partito siamo in collaborazione non in competizione. La mia mozione, dovesse vincere, il minuto successivo chiederbbe a Chantal di essere parte della squadra. Sarà un Pd che macinerà chilometri, in connessione personale e sentimentale con cittadini, sindaci assessori e consiglieri. Perché la nostra è una mozione che parte dal basso. Il Pd tornerà ad essere un valido interlocutore del popolo marchigiano, di chi lavora. Nei primi 100 giorni organizzeremo gli stati generali delle aree interne e una commissione permanente sulla sanità per dare supporto a cittadini e consiglieri regionali. Perché l’avversario politico del Pd è la destra non qualcuno all’interno. Diciamo però no al giovanilismo, al nuovismo e alla rottamazione. Serve rispetto per chi ha costruito questo partito».

Michela Bellomaria

Come modificare in modo sostenibile il modello di sviluppo marchigiano?

Bomprezzi: «Tre parole: innovazione, inclusione e sostenibilità. È la sintesi perfetta di un partito che vuole essere di centrosinistra. Le diversità tra individui vanno trasformate in opportunità. Formazione e lavoro vanno meglio connessi per evitare che i giovani lascino il territorio. E poi, visto che il mondo cambia, è indispensabile che vi sia ovunque la fibra ottica. E invece abbiamo ancora molte zone che navigano con l’Adsl. Occorre dunque non trascurare le zone interne della nostra regione e favorirne anzi lo sviluppo. La sostenibilità va vista come opportunità non come semplice ideologia e a tal proposito mi viene in mente come esempio che ovunque serve un’adeguata rete di trasporto pubblico. Infine occorrono scelte politiche nette e chiare. Dobbiamo assolutamente evitare di restare sul grigio come troppe volte è accaduto in passato».

Bellomaria: «Due cose saranno imprescindibili: rimarcare con forza i diritti alla salute e allo studio. Lavoreremo contro ogni tipo di privatizzazione e contro i tagli. Il sistema scuola va anzi potenziato così come i vari reparti degli ospedali marchigiani. Servirà inoltre rafforzare la medicina di zona e incrementare il numero dei medici di base. A tal proposito ci faremo sostenitori dell’abolizione del numero chiuso alla facoltà di medicina e infermieristica. Serve poi sin da subito un patto del lavoro che coinvolga attivamente tutti i soggetti protagonisti. La costruzione post sisma è poi nodale per il centrosud delle Marche e pertanto non è possibile che il governo centrale tolga i bonus a quelle zone».

Loredana Pistelli

Come valorizzerete e coinvolgerete le donne nel processo politico?

Bomprezzi: «Anzitutto già che siamo due donne a candidarci alla segreteria regionale è un buon segnale. Credo tuttavia che la poca presenza delle donne in politica sia una questione culturale, come se la politica non fosse una cosa per donne. È un retaggio culturale che sparirà con il tempo. Il Pd in tal senso deve dare un forte segnale mettendo in moto una catena virtuosa fatta di azioni politiche quotidiane. È incredibile ad esempio pensare che le rette degli asili nido siano tra le più alte d’Italia. I servizi devono essere il più possibile pubblici e accessibili a tutti. Le pari opportunità inoltre devono essere portate avanti da tutti non solo dalle donne. E la destra non mette un soldo nel sociale».

Bellomaria: «La questione è molto importante ma, devo dirlo, ritengo che la questione delle donne in politica non può passare e tantomeno essere risolta con le quote rosa. Servono invece capacità e avere modo di dimostrarle. Occorre pertanto mettere noi donne in condizione di fare politica».

Ida Simonella, candidata sindaca ad Ancona in rappresentanza del centrosinistra

Presente in sala è poi intervenuta Ida Simonella, vincitrice delle primarie di centrosinistra a novembre ad Ancona a fare, da non iscritta al Partito Democratico, un grosso in bocca al lupo ad entrambe le colleghe e a rimarcare l’importanza del principale partito di centrosinistra nella città di Ancona: «Le primarie sono un momento importante – ha esordito l’assessore al bilancio del comune dorico – perché sono un momento di dibattito ma anche di ascolto delle persone. Se ne esce fortemente arricchiti e fortemente compatti. La dimostrazione ne è che Carlo Pesaresi (suo sfidante alle primarie comunali del centrosinistra, uscito sconfitto per 45 voti e presente anche lui in sala seduto accanto a lei, ndr) ha già annunciato che mi sosterrà e che, non so se è un segreto ma credo possiamo dirlo, farà una lista a sostegno del centrosinistra. Sono convinta – ha poi concluso Simonella – che il Pd avrà un ruolo decisivo alle comunali di primavera, assieme agli altri partiti di centrosinistra. E a tal proposito ringrazio per il suo splendido lavoro che a svolto e sta svolgendo il segretario comunale Simone Pelosi (presente in sala, ndr). Vinceremo. Perché il nostro è un buon governo di centrosinistra e che ha visione. E voi due ne siete un altro valido esempio. Conto anche su di voi per proseguire il percorso».

Jacopo Francesco Falà

È poi intervenuto il segretario provinciale Jacopo Francesco Falà: «Le nostre primarie per la segreteria regionale sono un esempio unico in ambito nazionale. Ringrazio pertanto chiunque si sta adoperando nei circoli affinchè questa iniziativa abbia successo».

Andrea Vecchi, iscritto al Pd: «La sanità regionale è in gravissima difficoltà. Sento ogni giorno il grido di dolore di chi ci lavora e dei pazienti stessi. Occorrerà fare qualcosa anche dall’opposizione. Chiunque vinca, vi prego, restiamo tutti uniti».

Presenti, oltre a chi già citato, Antonio Mastrovincenzo, unico consigliere regionale presente nella sala Conero del Concorde, Simone Pugnaloni, sindaco di Osimo, Eliana Flamini consigliera comunale di Osimo, e Saura Casigliani vicesegretaria del Pd anche lei di Osimo.

Ricordiamo che le votazioni per eleggere il segretario regionale del Partito Democratico si terranno domenica prossima 26 febbraio in concomitanza con quelle della segreteria nazionale giunte al ballottaggio tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. In entrambi i casi chiunque sia iscritto alle liste elettorali, pertanto non solo gli appartenenti al Partito Democratico, potranno votare. Chi studia o lavora in un’altra regione ha tempo fino al 22 per iscriversi attraverso il sito nazionale alle liste elettorali dei lavoratori fuori sede.

 

Andrea Vecchi

Bomprezzi, Pistelli, Bellomaria

Antonio Mastrovincenzo

Carlo Pesaresi e Ida Simonella

Carlo Pesaresi e Ida Simonella

Chantal Bomprezzi e Saura Casigliani

Ida Simonella e Eliana Maiolini

 

Segreteria regionale del Pd, faccia a faccia tra Bellomaria e Bomprezzi

 

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