facebook rss

Ospedale di Chiaravalle:
«Che fine hanno fatto progetti e soldi
per i lavori di ristrutturazione?»

SANITA' - E' la domanda rivolta dal vice sindaco Cristina Amicucci e dal sindaco di Monte San Vito all'Ast dopo la visita svolta al presidio ospedaliero che nel 2022 al Pat, tra codici bianchi, verdi e gialli, ha registrato 5.200 accessi e 1.000 accessi solo nello scorso mese di gennaio

L’ospedale di comunità di Chiaravalle

 

L’assessore ai servizi sociali del Comune di Chiaravalle Cristina Amicucci (Chiaravalle Domani), candidata sindaco per le Comunali di maggio, e il sindaco di Monte San Vito Thomas Cillo hanno fatto visita al personale dell’ospedale di Chiaravalle. «La visita è stata anche l’occasione per capire a che punto fossero i lavori da tempo attesi.- sottolinea una nota della lista civica ‘Chiaravalle Domani’ – Per i locali che accolgono il Pat (Punto di Assistenza Territoriale) da decenni esiste un piano di ristrutturazione che mai si è concretizzato anche se le risorse necessarie sono state stanziate. Le attuali amministrazioni comunali di Chiaravalle e Monte San Vito avevano più volte segnalato alle dirigenze dell’Azienda sanitarua lo stato in cui versa questa parte di struttura. Nell’incontro di settembre 2020 con i sindaci di Ambito, l’allora direttore generale Asur aveva illustrato una serie di interventi e le relative risorse da impiegare per procedere alla manutenzione e all’adeguamento di alcune parti della struttura, ma di fatto si è visto poco o nulla».

In un periodo in cui sono emerse le problematiche dei pronto soccorso, anche di ordine pubblico, a causa del personale ridotto all’osso, della mancata sostituzione dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, del numero insufficiente di medici di continuità assistenziale, «i Pat sono presìdi fondamentali per le emergenze di bassa e media intensità e un supporto essenziale per sgravare le lunghe file in attesa ai pronto soccorso di Jesi e Torrette.- evidenzia il comunicato – Quello di Chiaravalle, nonostante i locali fatiscenti e una strumentazione ai minimi (su cui mai si sono visti interventi migliorativi), solo grazie all’impegno, alla professionalità del personale medico e infermieristico è un Pat da grandi numeri, a dimostrazione dell’intensa attività di questa struttura se consideriamo che è aperto solo 12 ore al giorno. Nel 2022 tra codici bianchi, verdi e gialli ha avuto 5.200 accessi e 1.000 accessi solo a gennaio 2023: questo a conferma dell’importanza che ha sul territorio. Sono anche numeri rilevanti se si mettono a paragone con altri Pat che sono aperti h24 (come quello dell’ospedale di Loreto)».

Le amministrazioni comunali di Chiaravalle e Monte San Vito hanno richiesto pertanto un incontro al commissario dell’Ast di Ancona «per conoscere a che fine hanno fatto progetti e soldi relativi proprio alle promesse fatte in questi anni e mai mantenute. Che fine hanno fatto i sei milioni di euro che dovevano essere inseriti nel piano triennale delle opere del 2021/2023 e a che punto sono i due milioni di euro stanziati dal Pnrr destinati a Chiaravalle nel dicembre del 2022? – -conclude la nota di ‘Chiaravalle Domani’ – In questa ottica, da parte nostra c’è stata sempre la massima attenzione e la disponibilità a farci promotori delle esigenze del personale e dei cittadini mantenendo costante il dialogo e la concertazione sia con le dirigenze della sanità, sia con le sigle sindacali, al fine di poter dare risposte efficaci  alla richiesta di salute dei cittadini, diritto ineludibile che intendiamo difendere da eventuali attacchi di depauperamento o saccheggio dovuti a scellerate scelte politiche sovraordinate a cui l’ospedale ‘Montessori’ di Chiaravalle da troppi anni è stato sottoposto e le cui conseguenze sono state ampiamente pagate e riversate sulla comunità».

 

Pronto soccorso degli ospedali di Torrette e di Jesi al collasso: «Bisogna investire sul Pat di Chiaravalle»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X