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I Giovani Dem: «Ida Simonella
ci ha messo al centro
del suo programma elettorale»

ELEZIONI - Giacomo Petrelli ed Edoardo Carboni correranno alle prossime comunali nelle liste del Pd, convinti che la progettualità della candidata sindaca di 'Progetto Ancona' sia la chiave di volta per risolvere l'annoso problema del rapporto tra i giovani e la città dorica

Da Sinistra Jacopo Francesco Falà, Susanna Dini, Chiara Croce, Giacomo Petrelli, Federico Pazzaglia, Ida Simonella e Edoardo Carboni

 

di Antonio Bomba

I Giovani Democratici sono pronti a fare la loro parte nella corsa alla poltrona di primo cittadino di Ancona. Recitando un ruolo di primo piano e non quello di comprimari aggregati alla coalizione. E, alle elezioni del 14 e 15 maggio, supporteranno Ida Simonella con due candidati inseriti nelle liste del Partito Democratico. Una fiducia che, a detta loro, non arriva dalla semplice appartenenza politica nelle fila centro-progressiste, ma soprattutto dalla condivisione di un programma elettorale che ha nei giovani una risorsa su cui investire e puntare. E una centralità che, nel loro modo di vedere e intendere le cose, non si riscontra in altre forze politiche. Infine, l’occasione è stata utile per affermare che la militanza giovanile conta eccome nella formazione dei politici di domani.

E questa mattina i due candidati sono stati presentati ufficialmente nella sede locale del Pd.

Essi sono Giacomo Petrelli, 19 anni studente di scienze politiche e Edoardo Carboni, 20 anni, ma 21 al momento delle elezioni, studente di giurisprudenza. Quest’ultimo è anche il segretario comunale dei Giovani Democratici.

a sinistra Giacomo Petrelli

«Mi sono candidato – spiega Petrelli – non solo perché ritengo la politica uno strumento migliore di come si presenta, ma anche perché Ida (Simonella, ndr) ha un vero e autentico progetto per i giovani. Sin qui – prosegue spiegando la sua storia – la mia esperienza è stata fare il rappresentante di istituto al liceo Galilei e l’animatore all’oratorio dei Salesiani. Queste due opportunità mi hanno permesso di entrare in contatto e dare voce a chi di solito non viene ascoltato. A chi non partecipa a iniziative ed eventi perché i costi per la propria famiglia sono troppo alti. E a chi ha difficoltà a imparare la nostra lingua e a rapportarsi di conseguenza con gli altri. Pertanto – spiega la sua visione – per me fare politica è una vocazione che va vissuta con onestà, valori e lo spirito di mettersi al servizio degli altri. Poi, come elementi imprescindibili, servono anche concretezza e visione. Tutte qualità che ho riscontrato in Ida Simonella».

Petrelli nel suo esaustivo intervento passa poi ad analizzare il rapporto tra giovani e città dorica, al momento oggettivamente difficile, per molti addirittura inesistente: «La proposta per i giovani è al momento insufficiente. Non possiamo circoscrivere tutta l’aggregazione, tutta la movida a piazza del Papa. La colpa non è dell’amministrazione ma servono luoghi di incontro e chi prova a fare qualcosa va poi aiutato e supportato. Ciò – prosegue nella sua visione – è tutto legato ad un potenziamento del trasporto pubblico per permettere a tutti di muoversi e divertirsi. Un partito progressista deve eliminare anche questo tipo di disuguaglianze. Il problema degli studenti universitari poi non può essere trascurato. Così come il disagio giovanile intensificatosi dopo il covid. Non serve a niente demonizzarli, bensì occorre ascoltare questi ragazzi e offrire loro un’alternativa. Perché, ne sono convinto, anche il peggiore ha in sé un punto di bene accessibile».

Edoardo Carboni durante il suo intervento, mentre Ida Simonella ascolta interessata

E dopo aver parlato di sostenibilità, ambiente e porto (secondo cui, per lui c’è tanto da fare sotto molti aspetti nonostante molto sia già stato fatto), Petrelli ha lasciato parola a Carboni: «C’è un disperato bisogno di riavvicinare i giovani alla discussione politica. Molti miei coetanei non sanno nemmeno cosa sia il consiglio comunale. Il mio scopo è farmi portatore di istanze giovanili e di problematiche intensificatesi dopo il covid». E ancora «Credo nel gioco di squadra. L’amministrazione deve governare centralmente, sono fermamente convinto di questo. Ma allo stesso tempo deve continuamente ascoltare associazioni di categoria e chiunque altro sia propositivo. Tengo inoltre molto alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città. E occhio. Attenzione – conclude con un monito – a chi usa i problemi della città come slogan per la campagna elettorale».

Ida Simonella, candidata a sindaca per il centrosinistra

«Grazie Giacomo e grazie Edoardo – esordisce così Ida Simonella – per l’impegno che vi siete presi. Avete energie e capacità da spendere in maniera seria e collaborativa. Lo slancio tipico dei giovani ma un’ampia lucidità di pensiero. Mi auguro ce la facciate veramente ad essere eletti. Ad ogni modo, qualunque cosa accadrà, farete comunque parte di ‘Progetto Ancona’».

Federico Pazzaglia, segretario provinciale dei Giovani Democratici. A lui è toccato anche il ruolo di moderatore

«Crediamo fortemente – è l’intervento di Federico Pazzaglia, 22 anni, segretario provinciale dei giovani Dem che ha svolto anche il ruolo di moderatore della conferenza odierna – nella rappresentanza giovanile. Una rappresentanza in cui devono essere gli stessi giovani a farsi portatori delle loro tematiche e rappresentanti di sè stessi. Perché per noi l’attivismo politico fa la differenza e l’adesione e l’ascolto debbono partire dal basso. Noi, non urliamo e non sbandieriamo modi di fare che poi non rispettiamo e siamo l’unico partito a parlare di interessi intergenerazionali. E, già che si parla tanto di patria e patriottismo, vediamo nella costituzione Repubblicana l’unico vero patriottismo».

Chiara Croce, segretaria regionale dei Giovani Dem

«Dal canto nostro – spiega Chiara Croce, 27 anni, segretaria regionale dei Giovani Democratici – abbiamo messo a disposizione un vademecum per aiutare questi ragazzi in ogni modo possibile. Quando mi sono candidata – racconta adesso i suoi esordi politici – a consigliera comunale a Montegranaro, molti mi dicevano di lasciar perdere che tanto non avevo esperienza. Ma se non avessi iniziato mai quando l’avrei maturata l’esperienza? Invece sono stata eletta, mi ritrovo all’opposizione, e l’aiuto e il supporto di tutti i colleghi di partito».

«Per noi del Pd – va avanti Croce – è strutturale stare nel territorio e ascoltare, capire i problemi e trovare una soluzione. Ancona – conclude – è capoluogo di Regione e da questo comune parte il modello per tutta la regione. Per questo riteniamo che debba ritrovare la centralità che merita».

Jacopo Francesco Falà, segretario provinciale del Pd

«Il partito – ha chiuso l’ordine degli interventi il segretario provinciale del partito Jacopo Francesco Falà, crede fortemente nei giovani. Basta vedere che tanti segretari, a ogni livello, sono tutti nati negli anni ’80. Anche perché da tutte le primarie svolte il segnale è stato chiarissimo: occorre puntare sui giovani. Il Pd è così e Giacomo e Edoardo lo rappresentano alla perfezione. Perché, se necessario, è giusto portare anche dei rilievi critici che aiutino a migliorare le cose. Insomma sono freschi e pieni di positività e passione, ma anche politici pronti all’attività amministrativa».

E sulle imminenti comunali ad Ancona Falà aggiunge che: «La proposta politica di Ida Simonella è molto forte. Questa battaglia è strategica e molto importante per noi. Daremo a lei il massimo supporto possibile per vincere. E sono convinto che Ida sarà la sindaca di Ancona».

Alla conferenza ha presenziato anche Susanna Dini. Capolista del Pd e capogruppo in consiglio comunale.

 

 

 

 

 

 

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