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Whirlpool, ulteriore aumento
della cassa integrazione
a maggio nello stabilimento di Melano

FABRIANO - Grido di allarme della Fiom Cgil. Pierpaolo Pullini: «Persiste la crisi dell’elettrodomestico, nel polo unico di produzione dei piani cottura di tutta l’area Emea l’utilizzo degli impianti produttivi rischia di scendere drammaticamente sotto il 50% della capacità. Un forte incremento delle fermate totali della fabbrica che contribuisce ad aumentare le preoccupazioni di tutte le maestranze»

Whirlpool, lo stabilimento di Melano d Fabriano

 

Persiste la complicata situazione del settore dell’elettrodomestico ed il tanto auspicato “rimbalzo dei volumi”, previsto tarda ad arrivare mentre il contesto complessivo diventa sempre più difficile ed imprevedibile. «La tenuta industriale sarà sostenibile solo in presenza di significativi ed adeguati investimenti da parte delle imprese che comunque non possono non essere supportate da politiche importanti che mettano al centro dell’azione del Governo la tutela dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori e dei settori strategici dell’industria del Paese, politiche ad oggi completamente assenti dall’agenda dell’Esecutivo e per le quali nel mese di maggio sono previste importanti manifestazioni a livello nazionale. – sottolinea in una nota Pierpaolo Pullini della segreteria Fiom Cgil Ancona – Le conseguenze, che rischiano di diventare strutturali, sono un aumento della precarietà, con riduzione dei contratti in somministrazione, un ulteriore impoverimento dei salari ed il rischio di perdita di pezzi importanti di industria nelle riorganizzazioni che stanno venendo avanti rischiando di restare in mano esclusivamente di multinazionali che troppo spesso operano con logiche esclusivamente finanziarie». A maggio, in particolare nello stabilimento di Melano, a Fabriano, sono previste complessivamente 12 giornate di cassa integrazione, di cui 8 di chiusura verticale, cioé per tutti i circa 550 dipendenti con stop totale della produzione. Nelle altre 4 sarà in cassa integrazione più del 50% della forza lavoro.

Whirlpool, Pierpaolo Pullini durante una assemblea allo stabilimento Melano Factory

La Fiom di Ancona denuncia una totale assenza di interventi a sostegno del mondo del lavoro, in piena continuità con i governi precedenti «e sempre più assordante risulta il silenzio dell’esecutivo anche sulla complicata vertenza Whirlpool – aggiunge Pullini – che invece andrebbe sostenuta con interventi straordinari dal parte del “Pubblico”, nella logica che il nuovo grande player dell’elettrodomestico che dovrà nascere dall’operazione annunciata mese di gennaio, abbia l’Italia al centro delle sue strategie a cominciare dalla sopravvivenza di tutte le funzioni impiegatizie e dei siti produttivi, compreso quello di Melano, uno dei pochi presidi industriali rimasti in un territorio che rischia sempre più lo spopolamento e la desertificazione industriale. Per il mese di maggio, nel polo unico di produzione dei piani cottura di tutta l’area Emea (Melano Factory ), è previsto un ulteriore aumento della cassa integrazione con un utilizzo degli impianti produttivi che rischia di scendere drammaticamente sotto il 50% della capacità: un forte incremento delle fermate totali della fabbrica che contribuisce ad aumentare le preoccupazioni di tutte le maestranze, sia per le incertezze sul futuro, sia per la perdita salariale che supera le 400 euro al mese e si va a sommare drammaticamente agli effetti dell’inflazione record» conclude la segreteria Fiom Cgil Ancona.

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