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E’ un’esercitazione,
ma i vigili del fuoco
trovano un ordigno reale

ARCEVIA - Immediatamente la zona è stata transennata e mappata, quindi sono stati allertati i carabinieri. Successivamente, i pompieri hanno proseguito con le simulazioni alle quali hanno anche preso parte i team sanitari della Romania, Francia, Spagna e Andorra

Un momento dell’esercitazione dei vigili del fuoco

L’esercitazione internazionale svolta questa mattina dai vigili del fuoco ad Arcevia ha avuto un imprevisto che ha messo ulteriormente i pompieri alla prova, dimostrando di saper gestire qualsiasi situazione e sempre con la massima attenzione.
Proprio nelle fasi dell’esercitazione è stato infatti rinvenuto un ordigno, la cui natura dovrà essere stabilita dai carabinieri di Arcevia ai quali, dopo il transennamento della zona nell’area del Palazzo di Arcevia, sono state inviate le foto dai pompieri, dandone poi le esatte coordinate e facendo quindi intervenire il Nucleo dell’Arma della Compagnia di Fabriano che ha avvisato gli artificieri.
Potrebbe trattarsi di un residuato bellico ma gli accertamenti sono tuttora in corso.

Il tutto è stato scoperto durante il “ModEx Arcevia 2023”, esercitazione con l’obiettivo di migliorare l’integrazione tra le varie componenti di protezione civile internazionale per verificare la capacità di dispiegamento, di ricerca e soccorso e di interoperabilità di squadre specializzate a seguito di sisma e concomitante emergenza sanitaria che potrebbero trovarsi ad operare su scenari emergenziali grazie al meccanismo unionale di Protezione Civile.

L’attività è stata svolta in tre distinti contesti dove il primo simulava il recupero di un infortunato da soccorrere in prossimità di un ponte crollato lungo la S.P. 14 per cui è stato sbalzato fuori dal veicolo andando a cade in un ambiente che ha comportato, per il recupero, l’impiego di tecnico speleo alpinistiche fluviali (SAF).

Il secondo intervento ha riguardato il cedimento all’interno di un fabbricato nella frazione di Palazzo di Arcevia, dove è stato trovato l’ordigno. In tale contesto il personale operante, specializzato in operazioni di ricerca e soccorso in ambiente urbano (Usar), hanno soccorso il malcapitato rimasto intrappolato sotto le macerie. Il terzo scenario ha previsto un ulteriore incidente stradale dove un’auto uscendo di strada rimaneva in precarie condizioni di stabilità con il conducente all’interno. Gli operatori dopo aver assicurato l’auto hanno recuperato lo sventurato.

Gli scenari esercitativi reali, uniti alle competenze di tutto il personale partecipante e la completa integrazione tra i vigili del fuoco e i team sanitari della Romania, Francia, Spagna e Andorra hanno consentito la efficace riuscita dell’esercitazione.

Le attività, svolte da 25 unità e 9 automezzi, sono state coordinate dal comandante dei vigili del fuoco di Ancona, l’ingegner Pierpaolo Patrizietti, supportato da uno staff composto da direttore e ispettori dei ruoli operativi.

(al. big.)

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