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Daspo di un anno
per un tifoso della Janus Basket

FABRIANO - L'ha firmato il questore di Ancona. Il 25enne fabrianese, lo scorso 19 maggio al PalaChemiba di Cerreto d’Esi, ha lanciato una lattina di birra verso i tifosi della squadra avversaria provocandone la reazione

Il PalaChemiba di Cerreto d’Esi (archivio)

 

Daspo sportivo per un anno a carico di un tifoso fabrianese di basket della Janus Fabriano. Si tratta di un 25enne, accusato di aver lanciato lo scorso 19 maggio una lattina di birra verso i tifosi della squadra avversaria, provocandone la reazione. Il provvedimento è stato emesso dal questore di Ancona, Cesare Capocasa, che nell’ambito delle attività volte ad impedire fenomeni di violenza in occasione di manifestazioni sportive, ha firmato l’atto, elaborato dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Polizia Anticrimine, di divieto di accesso ai luoghi del territorio nazionale, dove si svolgono tutte le manifestazioni sportive di basket di qualsiasi categoria, organizzate dalle federazioni sportive e dagli enti e organizzazioni riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale italiano, compresa la squadra nazionale di Basket.

Il Daspo è stato disposto nei confronti del fabrianese di 25 anni, che in occasione dell’incontro di basket Janus Fabiano – Pallacanestro Roseto lo scorso 19 maggio, disputatasi presso il PalaChemiba di Cerreto d’Esi, è stato ritenuto responsabile di condotta pericolosa, in quanto lanciava con forza una lattina di birra, ad altezza uomo, verso i tifosi ospiti abruzzesi, provocando la reazione degli stessi. Solo il tempestivo intervento del personale di polizia impegnati in ordine pubblico riusciva a sedare, impedendo ulteriori derive violente. Dalle immagini registrate ed estrapolate dalla Polizia Scientifica il tifoso è stato successivamente identificato e deferito dal personale del Commissariato di Fabriano, all’autorità giudiziatia , per quanto di competenza. Il soggetto, colpito dal provvedimento non potrà accedere alle manifestazioni sportive per un anno. «Lo sport deve diffondere i valori della lealtà, della solidarietà, del rispetto della persona e delle regole. Bisogna lavorare per favorire la diffusione di una cultura dello sport e del tifo improntata alla correttezza reciproca» sottolinea il questore di Ancona, Cesare Capocasa

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