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Russell Crowe e le origini marchigiane,
l’Archivio di Stato: «Nessuna prova
che il trisavolo sia nato ad Ascoli»

LA STORIA - L'ente è intervenuto sulla vicenda: «Deve essere abbandonata l’ipotesi, avanzata nei giorni scorsi, che aveva individuato nel Luigi Ghezzi citato nel registro catastale 292 il trisavolo di Crowe»

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Russell Crowe e due documenti su Luigi Ghezzi e Luigi Ghesi, entrambi con stessi dati anagrafici

 

di Pier Paolo Flammini

Si fa luce sulla vicenda delle origine ascolane dell’attore Russell Crowe, insignito della cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale di Ascoli lo scorso 18 gennaio (clicca qui) dopo che il 3 gennaio il Premio Oscar aveva diffuso via tweet i post sulle presunte origini ascolane del suo trisavolo Luigi Ghezzi (clicca qui). Va detto che fin da subito alcuni storici, e anche nostre ricerche, avevano portato all’acquisizione di documenti contrastanti che però ponevano dei dubbi circa l’esatta indicazione dell’attore (clicca qui e clicca qui).

Sulla vicenda è intervenuto nella tarda serata di ieri l’Archivio di Stato di Ascoli, con un comunicato, corredato da documenti, il cui passaggio fondamentale è il seguente: «Deve essere pertanto abbandonata l’ipotesi, avanzata nei giorni scorsi, che aveva individuato nel Luigi Ghezzi citato nel registro catastale 292 il trisavolo di Mr. Crowe». Oltretutto, fa notare l’Archivio in merito, «anche se il Luigi Ghezzi in questione fosse nato nel 1829 (come l’antenato ricercato da Crowe) non avrebbe potuto acquistare beni nel 1849 in quanto minorenne. La maggiore età era infatti fissata, all’epoca, a 21 anni; ciò impediva, a un minorenne il compimento di atti giuridici quali, ad esempio, la compravendita di un bene».

Ci permettiamo, al termine del comunicato, di porre inoltre una questione importante in merito a tal Luigi Ghezzi, poiché ulteriori ricerche hanno trovato un cittadino ascolano di nome Luigi Ghesi, morto anch’egli nel 1873, e figlio anch’egli di Francesco (e Laura Galboni)*, rintracciato immediatamente dal direttore dell’Archivio Storico di San Benedetto, Luigi Merlini, già il 3 gennaio dopo i primi tweet di Russell Crowe.

 

Di seguito il comunicato integrale dell’Archivio di Stato

«Da giorni la ricerca delle origini ascolane dichiarate da Russel Crowe è al centro del dibattito cittadino e nazionale. Da più parti ci sono pervenute richieste di informazioni in merito. La deontologia archivistica ci ha imposto di condurre indagini oggettive che hanno richiesto diversi giorni di approfondimento.

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Luigi Ghezzi documento del Catasto di Ascoli

Pubblichiamo, in allegato, il resoconto delle ricerche effettuate dal nostro Istituto circa le presunte origini ascolane di Russell Crowe. Come potrete leggere, ad oggi, nessun documento consultato (Archivio di Stato e Archivio diocesano) consente di attestare che Luigi Ghezzi, figlio di Agostino (cioè l’antenato del noto attore neozelandese), sia nato nella città di Ascoli Piceno.

Punto di partenza è quanto affermato dal famoso attore neozelandese Russell Crowe su Twitter, lo scorso 3 gennaio: Luigi Ghezzi, suo trisavolo oggi sepolto nel cimitero di Auckland (Nuova Zelanda), sarebbe nato nel 1829 ad Ascoli Piceno, Marche, da tale “Augestine” (così nel tweet), italianizzato Agostino o Augusto, e Annunziata, nata a Parma.

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Luigi Ghezzi nato da Francesco, particella catastale di proprietà già nel 1838, fonte Archivio di Stato di Ascoli

L’indagine ha preso le mosse dalla consultazione dei registri di popolazione e dei fogli di famiglia relativi alla seria “Anagrafe storica” del fondo Comune di Ascoli Piceno, in deposito presso l’Archivio di Stato. Le risultanze hanno mostrato la presenza in città di vari cognomi Ghezzi; in particolare, i fogli di famiglia dei suddetti ci permettono di ricostruirne nel dettaglio gli alberi genealogici, dove però risultano sempre assenti i presunti antenati di Russell Crowe, Agostino Ghezzi e suo figlio Luigi.

L’unico Luigi Ghezzi, ad oggi attestato ad Ascoli Piceno, è stato trovato nel registro di popolazione per l’anno 1853; nel documento egli risulta però essere figlio di Francesco*, sposato con Maria Mancini fu Pasquale e residente in Poggio di Bretta. Le stesse informazioni sono confermate nel successivo foglio di famiglia n.2910 dell’Anagrafe storica comunale, in cui la moglie Maria risulta essere defunta e compare anche la data di morte di Luigi: 30 marzo 1873 (all’età di 85 anni).

L’indagine è quindi proseguita con l’analisi dei catasti storici prodotti dalla Cancelleria del censo di Ascoli per gli anni 1838-1850. Il primo registro consultato, denominato Rustico e Urbano e relativo ai trasporti e correzioni, è stato il n. 292 il quale riporta, in data 9 settembre 1849, la particella n. 2185 intestata a Luigi Ghezzi, definita appartenente all’urbano e collegata alla particella n. 799 (un orto, del valore di estimo scudi 12, baiocchi 66), precedentemente intestata a Sosi Antonio.

Per meglio chiarire il collegamento tea le particelle e gli intestatari sopra menzionati sono stati effettuati ulteriori approfondimenti. In particolare è stato consultato il reg.772, denominato Gregoriano urbano relativo a trasporti e correzioni, in cui si evidenzia la presenza di Luigi Ghezzi, fu Francesco*, che in data 26 luglio 1838 risulta già essere proprietario di un orto, contraddistinto dalla particella n.799, sito lungo il Corso (attuale Corso Mazzini, zona chiesa del Carmine).
Tale indicazione è stata altresì avvalorata dalla voltura n.506 del 26 luglio 1838, in cui si esplicita che il sopracitato Ghezzi acquista la particella in questione da Sosi Antonio del fu Giovanni; in tale documento si riscontra la presenza della particella n. 2185, frutto di una nuova attribuzione, contigua alla n.799, entrambe intestate a Luigi Ghezzi fu Francesco*.
Da tutte queste risultanze emerge chiaramente che l’unico Luigi Ghezzi (1788-1873) presente ad Ascoli, ad oggi attestato con oggettività documentale, è figlio di Francesco. Deve pertanto essere abbandonata l’ipotesi, avanzata nei giorni scorsi, che aveva individuato nel Luigi Ghezzi citato nel registro catastale n.292, di cui sopra, il trisavolo di Russell Crowe.
La ricerca delle presunte origini ascolane di Russell Crowe sta proseguendo con la consultazione dei registri dei battesimi, matrimoni e morti e degli stati delle anime conservati dalle varie parrocchie cittadine. Al momento, grazie alla preziosa collaborazione interistituzionale con l’Archivio Diocesano di Ascoli Piceno (nella persona del direttore don Elio Nevigari), dopo aver consultato le serie dei registri dei battesimi, matrimoni e morti e degli stati delle anime della Parrocchia del Duomo, per gli anni 1975-1850, possiamo confermare la presenza di vari Ghezzi residenti nella circoscrizione parrocchiale di riferimento, tuttavia gli stessi non sono riconducibili a quelli citati dal Crowe come suoi antenati.
Oltre agli archivi parrocchiali cittadini, l’indagine potrebbe allargarsi alle altre fonti documentarie conservate nei diversi comuni del territorio provinciale (anagrafe e stato civile, catasti, parrocchie, ecc.), con la speranza di riuscire ad attestare le origine picene del noto attore».
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* LUIGI GHEZZI O LUIGI GHESI? Le informazioni seguenti sono state da noi elaborate a partire da alcune indicazioni fornite dall’archivista Giuseppe Merlini, il quale ne era venuto in possesso già il 3 gennaio. Ma le notevoli coincidenze relative all’emersione di tal Luigi Ghezzi, ci costringono a porre una domanda ineludibile circa la sua reale identità.

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Luigi Ghesi, nato da Francesco e Laura Galbani e morto ad Ascoli nel 1873

Dal comunicato dell’Archivio di Stato emerge una incredibile coincidenza tra il Luigi Ghezzi citato, nato da Francesco e morto all’età di 85 anni nel 1873, e Luigi Ghesi, nato a Montefalco da Francesco Ghesi e Laura Galboni e morto ad Ascoli nella sua casa, sita in via del Corso, alle ore 16 del 30 marzo 1873, all’età di 85 anni. Luigi Ghesi aveva svolto dapprima l’attività di guardia campestre e poi di cantoniere stradale, si era sposato con Maria Mancini di cui era rimasto vedovo. Tali informazioni derivano dall’anagrafe della popolazione istituita a seguito del regio decreto del 31 dicembre 1864, e relativa al Comune di Ascoli Piceno.

Insomma, coincidenze troppo eclatanti per pensare ad “un doppio”: stesso nome del padre, stesso nome della moglie, stesso anno di nascita e anno e giorno di morte… Occorrerebbe capire se le ricerche condotte dagli incaricati del Comune e dall’Archivio di Stato siano state traviate da una storpiatura del cognome, come sovente avveniva nei registri scritti a mano (in uno dei documenti catastali allegati si legge sia il nome Ghezzi che, addirittura, Ghessi), o se invece davvero è esistito tal Luigi Ghezzi, così simile, fino ad essere identico, a Luigi Ghesi.
Oppure se, scavando tutti in questo diciannovesimo secolo, non iniziano a comparire dei fantasmi davanti agli occhi di molti.
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