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Identità turistica, commercio e viabilità:
Confcommercio chiama al confronto
i candidati Antonelli, Glorio e Pirani

AL VOTO - Stamattina il presidente del mandamento Iosilito Gioacchini ha presentato il ‘Manifesto per il rilancio economico della città di Osimo e del territorio dell’Alta Val Musone’ e i tre contendenti alla fascia tricolore hanno illustrato i rispettivi programmi elettorali rispondendo alle domande dell'associazione di categoria, dalla Metropolitana di superfice all'apertura del Tiramisu

 

Centri commerciali naturali, viabilità, identità turistica e culturale di Osimo, rapporto tra amministrazione comunale e comparto del commercio. Si è approfondito il tema del rilancio economico-commerciale di Osimo e del suo territorio nell’incontro organizzato questa mattina da Confcommercio Marche Centrali con i tre candidati sindaco alle Amministrative di sabato 8 e domenica 9 giugno. Sandro Antonelli (coalizione civica), Michela Glorio (centrosinistra) e Francesco Pirani (Liste civiche-FdI) sono stati ospiti, nei locali del Caffè della Piazza, del Consiglio Direttivo dell’Alta Val Musone Confcommercio Marche Centrali guidato dal presidente Iosilito Gioacchini che, per l’occasione, ha presentato il ‘Manifesto per il rilancio economico della città di Osimo e del territorio dell’Alta Val Musone’.

Da sin. Sandro Antonelli, Michela Glorio e Francesco Pirani

Gli aspiranti alla fascia tricolore si sono confrontati su cinque domande in merito a temi economici, turistici e commerciali del territorio, argomenti centrali del Manifesto che è stato consegnato ai candidati e diffuso ai numerosi imprenditori locali presenti all’incontro. Il ‘Manifesto’ tocca questioni focali per lo sviluppo economico e offre proposte per il rilancio dell’area dell’Alta Val Musone. E proprio su uno dei punti iniziali del documento programmatico di Confcommercio Marche Centrali è stata incentrata la prima domanda, da parte della Responsabile dell’Area Marketing e Territorio Confcommercio Marche Centrali Federica Polacco, in merito all’adesione al bando regionale per la realizzazione di centri commerciali naturali, nato con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle imprese nei contesti urbani e di rendere più competitivo il sistema commerciale-turistico di cui sono parte. Antonelli ha spiegato che il suo programma elettorale è incentrato sul recupero della attrattività di Osimo ed ha ringraziato Confcommercio per aver chiesto il posticipo della scadenza del bando a luglio per permettere alla prossima Amministrazione comunale «di partecipare e di mettere in campo azioni indispensabili per favorire lo sviluppo del commercio, anche con incentivi e creando una sinergia con il territorio». Glorio ha concordato su questa opportunità. «Questi bandi sono linfa vitale da cogliere, con altri bandi regionali simili abbiamo cofinanziato il cartellone estivo ad esempio. – ha detto – Dal 25 aprile siamo in ordinaria amministrazione, pertanto siamo contenti della scadenza posticipata a luglio. E’ importante il lavoro delle categorie , siamo molto contenti di poter collaborare insieme» ha ribadito sottolineando come i fondi erogati negli ultimi cinque anni con bandi comunali si siano attestati a 700mila euro». Anche Pirani ha garantito che «la mia amministrazione, se sarà la prossima eletta, parteciperà a questo bando anche perché già nel 2011 nei miei progetti c’era per Osimo un centro commerciale a cielo aperto. Occorre lavorare in rete per il centro storico e aprire il maxi parcheggio e l’impianto di risalita h 24» ha aggiunto.

I candidati a sindaco di Osimo sono stati poi chiamati a rispondere alla seconda domanda dal componente del Consiglio Direttivo del Mandamento Rossano Stura, titolare di un’attività di Padiglione, frazione chiave per lo sviluppo viario a ridosso della città. Per questo proprio Stura ha chiesto ai politici di chiarire le rispettive posizioni sulla viabilità e sull’ipotesi di una Metropolitana di superficie che colleghi Osimo ad Ancona con l’obiettivo di far diventare la città un punto nevralgico della viabilità del territorio Val Musone e Ancona Sud. Sulla Metropolitana di superficie i tre candidati sindaci hanno preferito glissare. L’attenzione è stata invece concentrata sulla viabilità «che affligge Osimo dagli anni ‘90, – ha sottolineato Glorio – La nostra amministrazione ha realizzato il primo pezzo della variante nord (quello di Padiglione). Con il nuovo Puc è stata delineata la variante nord, disegnata ma non finanziata, poi abbiamo proposto l’attivazione delle bretelle della viabilità inter-quartiere che sgraverebbero via Marco Polo. Penso anche alla possibilità di metter mano al dimensionamento scolastico e a una rimodulazione degli orari di apertura delle scuole, anche a Osimo Stazione». Pirani ha rammentato che «nei primi anni 2000 c’era il progetto della strada di bordo. Oggi quello che viene definito il primo tratto della strada a nord, è in realtà la prima parte della variante a sud elaborata dalla nostra amministrazione. La variante nord è solo un tratteggio sulla carta, la variante a sud è invece l’unica possibilità reale di bypassare la congestione del traffico in transito sull’asse Ancona-Macerata». Ha poi ricordato che l’attuale amministrazione è riuscita a perdere «gli 8 milioni di euro regionali per la viabilità del bypass Ancona Macerata e i 2,5 per un’altra bretella per un discorso di ius primae noctis?». Anche Antonelli ha ammesso «con sorpresa di aver trovato solo il tratteggio della variante nord sul Puc appena licenziato, che oltretutto passa in una parte incontaminata del terrirotio comunale. E’ vero che la presenza di lottizzazioni nel progetto di Variante sud ne l’ha resa difficilmente praticabile. Ecco perché noi puntiamo sulla programmazione di interventi immediati delle bretelle e al Piano urbano del traffico da discutere con tutti portatori d’interesse. Poi in un secondo passaggio alle revisione del Puc per reintrodurre il completamento delle bretelle e del tracciato irrealizzato della variante a sud».

Francesco Pirani al microfono

Terzo tema in campo, introdotto da Elisa Capitani, titolare di un’attività commerciale del centro storico di Osimo, quello della necessità di creare un’identità più marcata della città che la renda attrattiva ed unica per chi la visita nonché per incrementare il senso di appartenenza dei cittadini. I tre candidati sono stati quindi chiamati a presentare le loro proposte di lavoro sulla possibilità di creare una migliore percezione della città come destinazione turistica. Pirani è tornato a ribadire che «Osimo ha la sua identità che è la sua bellezza. Abbiamo aperto le grotte nel 2007 e subito abbiamo registrato un incremento delle presenze domenicali ed estive. Del progetto dell’albergo diffuso in città però non se n’è mai parlato. Le mostre fatte vanno benissimo perché diluiscono le presenze turistiche nella nostra città, ma bisogna anche mettersi in rete con gli altri Comuni. Nel 2011 feci una guida (che ha mostrato al pubblico ndr) con gli altri Comuni, oggi mi pare piuttosto che abbiamo fatto qualche passo indietro». Per Antonelli invece «Osimo non ha una sua identità ne turistica ne culturale. Un turista che frequenta la costa spesso visita nell’entroterra Recanati, paese di Leopardi, Offagna con la sua rocca o Loreto, città con il santuario mariano. Il nostro programma integra quanto già fatto dall’amministrazione uscente ma negli ultimi anni si è preferito fare eventi spot piuttosto che a lungo respiro. Vogliamo coinvolgere tutte le attività commerciali per offrire i servizi integrati e il maxi parcheggio deve restare aperto oltre l’orario attuale. Infine va implementata l’offetta turistica in rete con i Comuni limitrofi». Glorio ha elencato tutto quello che in 10 anni di amministrazione comunale è stato realizzato. «Il primo incontro da assessore l’ho fatto con il Comitato Osimo Centro, 35 commercianti disperati per la situazione del centro storico e gli assessori negli anni precedenti erano stati questi due miei colleghi. – ha ricordato – Noi abbiamo molto investito nel turismo, nella comunicazione, ci siamo convenzionati con i Comuni limitrofi ed i visitatori delle grotte sono passati dagli 8000 del 2013 agli oltre 21mila attuali. Abbiamo riqualificati i siti archeologici e realizzato 3 km e mezzo di piste ciclabili per attrarre il turismo naturalistico dei camperisti oltre a quello religioso. Sono nate tantissime strutture ricettive extra alberghiere».

Michela Glorio al microfono

Il tema del Turismo ha fatto da traino al quarto punto nella serie di domande previste con particolare riferimento alla questione degli eventi, toccata da Lorenzo Cecconi, imprenditore osimano nel settore del beverage, che ha sottolineato l’importanza di concentrarsi su quelle iniziative che hanno grande potenziale e che lavorano nel rispetto delle regole e del mercato, aiutandone lo sviluppo. Antonelli ha osservato che «si sono perse ad Osimo 310 attività commerciali negli ultimi 10 anni, questo è un dato oggettivo anche se non è del tutto a responsabilità dell’amministrazione. Noi non siamo per gli eventi spot che riempiono il centro per un giorno e che non lasciano nulla sul territorio. Siamo per una programmazione di eventi mirati come la Festa dello studente che vorremmo istituire. Bisogna continuare nella programmazione di mostre, è necessario individuare spazi per dare anche la possibilità agli artisti locali di fare mostre che garantiscano una frequentazione costante nel centro storico. La promozione turistica passa anche per un maggior coinvolgimento di tutte le nuove tecnologie: abbiamo grandi social e vanno utilizzati per mettere in luce la nostra caratteristica, il fatto è un museo a cielo aperto». Anche Glorio ha certificato l’importanza della grandi mostre: «Tra il 2016 ed il 2021 ne abbiamo fatto 5 che hanno portato in città più di 92mila visitatori senza conteggiare quelli diretti alle grotte. I lavori a Palazzo Campana ci hanno fermato ma sono state programmate stagioni teatrali, stagione dei piccoli e realizzati 2 nuovi spazi, Auditorium Cinema Concerto che da giugno inizierà con la proiezione delle prime visioni nei week end e il Ridotto del teatro per spettacoli minori ma anche per concerti musicali». Sul trend del commercio ha precisato che «è in linea con la tendenza regionale. L’attuale governatore diceva che dobbiamo guardare all’Abruzzo e al Molise, io mi ricordo vent’anni fa quando andavo a scuola che si doveva guardare all’Emilia Romagna. La regione Marche ha 380 milioni di euro da spendere nella formazione e nel lavoro senza alcun alcuna strategia e non si sa ancora come vuole spenderli» ha evidenziato. Per Pirani le grandi mostre «vanno benissimo, brava l’Amministrazione comunale uscente che le ha fatte sulla scia di quelle che avevamo iniziato noi perché i visitatori sono stati diluiti in mesi. Il Giro d’Italia invece non è servito a nessuno a partire dal fatto che le carovane hanno trovato ospitalità in Riviera. Il turismo mordi e fuggi non è utile. Torno a ribadire che bisogna rendere fruibile l’accesso al centro con l’apertura del maxi parcheggio h24. Poi bisogna riportare i giovani in centro utilizzando gli spazi pubblici» ha concluso.

Sandro Antonelli al microfono

Il confronto si è chiuso con un invito ai candidati a sindaco da parte del padrone di casa, il presidente del Mandamento Iosilito Gioacchini, titolare del Caffè della Piazza, a guardare avanti con lungimiranza anticipando le problematiche cittadine e individuando una visione di crescita e di sviluppo del Terziario, spina dorsale economica del territorio. In questo senso la richiesta per la prossima amministrazione comunale è di un coinvolgimento attivo della Confcommercio, già a partire dalla fase iniziale di sviluppo e progettazione delle attività e delle iniziatiche legate alle tematiche di interesse per questo settore così fondamentale per l’economia locale. Da parte di tutti e tre i candidati sindaci sono arrivati i ringraziamenti e la promessa di una proficua collaborazione con i commercianti e l’associazione di categoria. Glorio ha assicurato che nel 2024 sarà necessario affrontare la revisione decennale per l’impianto di salita che costerà «più di un milione di euro da spendere per aggiornare tutto il nuovo software e questo consentirà di renderlo a chiamata 24 ore su 24» ma i costi della sosta al maxi parcheggio già esigui (un euro la prima ora, 2 le successive 12)« non potranno essere cambiati a tutela della sostenibilità economica del gestore Osimo Servizi, società partecipata del Comune» ha rimarcato. Pirani ha ribattuto che facendo due conti «gli introiti del maxi parcheggio si aggirano sui 100mila euro all’anno ebbene una città come Osimo non può guardare 100mila euro se nel progetto c’è la sopravvivenza del centro storico il maxi parcheggio che il Tiramisù deve essere lo strumento da quale partire. Sono una inezia visto che comunque l’attuale amministrazione ha prodotto un utile bilancio di 5 milioni di euro». Antonelli ha concluso rimarcando che «il maxi parcheggio va reso fruibile in tutte le ore della giornata. La prima mezz’ora deve essere gratuita sugli stalli blu del centro, e va attivata l’alta rotazione di un’ora in Piazza Rosselli e in piazza Dante. All’interno del bilancio ci sono tante poste che possono essere utilizzate meglio di com’è stato fatto negli ultimi 10 anni. Fondamentale anche il decoro urbano spesso trascurato».

(m.p.c.)

Iosilito Gioacchini al microfono

 

 

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