Il giudice Roberto Evangelisti
Il giudice Roberto Evangelisti, presidente della sezione penale di Macerata, lascia il palazzo di giustizia del nostro capoluogo per andare ad Ancona (ricoprirà la stessa carica). In tribunale era arrivato nel 2018, e in questi sei anni si è trovato ad affrontare momenti particolarmente complicati. «Sono arrivato quando c’erano i fatti di Pamela Mastropietro e Luca Traini, poi nel 2020 c’è stato il Covid e proprio in quel periodo sono stato presidente del tribunale come facente funzioni» dice il giudice a Cronache Maceratesi. Da lunedì lavorerà ad Ancona. Oggi ha incontrato i colleghi magistrati e il personale per un saluto (ha partecipato anche l’ex presidente del tribunale di Macerata, Gianfranco Coccioli venuto appositamente per salutare il collega). «Ringrazio tutti quanti, è stata una bella esperienza anche se molto dura – ha detto Evangelisti -. A Macerata si pensa come ad un’isola felice, invece ci sono procedimenti molto impegnativi». Il giudice cita poi alcuni dei reati più critici in provincia. «Sono aumentati tantissimo i reati di maltrattamenti, le violenze sessuali, lo stalking. L’aumento è stato notevolissimo e posso dire che la questione non è che si denuncia di più, sono proprio aumentati i casi». Altra piaga è la droga: «tanti reati di droga, questo però era un problema già quando sono arrivato». Sul lavoro svolto «abbiamo smaltito molti fascicoli soprattutto sui provvedimenti collegiali, attualmente la pendenza è diminuita del 50 percento, da 300 a 141, rispetto a sei anni fa. Sul monocratico è diminuita del 30 percento. Il problema sono sempre gli organici ridotti e le sostituzioni che non avvengono in tempi brevi. Macerata è sottodimensionata, dovrebbe essere ampliata la pianta organica». E a proposito di giudici che lasciano il capoluogo e non vengono sostituiti, almeno non nell’immediato, con Evangelisti ad Ancona al momento non c’è un sostituito e il posto di presidente della sezione penale dovrebbe venire coperto da un facente funzioni.
(Gian. Gin.)
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