Si è svolto questa mattina a Roma il convegno per la presentazione della proposta di legge che avanza la richiesta di riconoscimento del Parco regionale del Conero a Parco nazionale del Monte Conero.
L’impegno del sindaco Silvetti per l’avvio di questo iter è iniziato ormai 3 anni fa, periodo in cui ricopriva l’incarico di presidente del Parco del Conero. «Quello che era un intento e una ambizione – fa sapere il Comune – è diventato documento e dunque proposta di legge che vede come primo firmatario l’onorevole Stefano Benvenuti Gostoli mentre i co-firmatari sono gli onorevoli Francesco Battistoni, Dario Iaia, Massimo Milani, Fabrizio Rossi e Aldo Mattia».
«Ringrazio i colleghi sindaci per aver dato sostanza a questo percorso vincendo riserve e perplessità – ha detto Silvetti -. Questa è una enorme opportunità che ci vede però impegnati anche nell’allargamento a Nord del Parco del Conero. L’intenzione è infatti quella di inglobare il nostro parco urbano, il parco del Cardeto, che contribuirà a dare maggiore impulso a questa iniziativa».
«La zona del Parco – si legge nella Proposta di Legge – si sviluppa attorno al Monte Conero per circa 6mila ettari e per 7 chilometri toccando quattro comuni: Ancona, Sirolo, Numana e Camerano. All’interno del territorio del parco ricadono quattro Siti natura 2000, di cui tre di interesse comunitario (Costa tra Ancona e Portonovo, Portonovo e Falesia Calcarea a Mare, Monte Conero) e una zona di protezione speciale (Monte Conero). L’istituzione del Parco nazionale ha lo scopo di recuperare e valorizzare il patrimonio culturale, naturale, paesaggistico, geologico e architettonico dei territori interessati, attraverso interventi volti alla riqualificazione ecostostenibile, alla tutela dell’integrità floristica e faunistica dei luoghi, alla promozione delle eccellenze agricole, alimentari e artigianali, anche attraverso un utilizzo sostenibile delle risorse».
L’evento è stato dunque realizzato alla presenza del presidente del Parco del Conero Luigi Conte, dei sindaci dei 4 comuni che comprendono i 6.000 ettari dell’area protetta regionale (Daniele Silvetti Sindaco di Ancona, Oriano Mercante Sindaco di Camerano, Gianluigi Tombolini Sindaco di Numana e Filippo Moschella Sindaco di Sirolo) e l’assessore Regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi.
La giornata ha previsto anche l’intervento di Francesco Acquaroli, presidente della Giunta Regione Marche. Presenti anche il consigliere regionale Mirko Bilò, il vicepresidente del Parco del Conero Riccardo Picciafuoco, il direttore Marco Zannini e Filippo Invernizzi Responsabile dell’Ufficio Cultura.
Particolarmente soddisfatto Luigi Conte, presidente del Parco del Conero. Anche se si è solo all’inizio di un percorso auspicabilmente celere «Oggi – ha detto – abbiamo dimostrato che sussistono le condizioni per completare questo iter perché è proprio dai territori, dall’Ente parco il cui consiglio direttivo è stato sempre molto compatto, ai Comuni e ringrazio i sindaci che hanno voluto testimoniare di credere in questo percorso essendo presenti a questo evento che è partito l’impulso. Da questi soggetti si è originata la spinta comune, avallata dal governo regionale, ringrazio il Presidente Acquaroli e l’Assessore Aguzzi, e raccolta dalla sensibilità politica e personale di parlamentari come gli On. Gostoli e Battistoni espressione di questo territorio».
Grazie all’istituzione del Parco Nazionale del Monte Conero sarà possibile proseguire con maggiore incisività le azioni di tutela, conservazione e valorizzazione di questo scrigno di biodiversità, già apprezzato e conosciuto anche come esempio di accessibilità ma sarà anche un’occasione per sviluppare la filiera agricola di eccellenza riqualificando anche manufatti infrastrutturali esistenti nei 4 comuni in chiave sostenibile.
Oltre all’intervento dell’Assessore Regionale all’Ambiente Stefano Aguzzi che ha curato le conclusioni, ha contribuito al dibattito Francesco Acquaroli, presidente della Giunta Regione Marche che ha inviato un videomessaggio nel quale ha rimarcato «L’istituzione del Parco nazionale del Conero rappresenta un’importante opportunità per il territorio e per tutta la regione. Esso costituisce per le Marche un patrimonio straordinario dal punto di vista ambientale e faunistico, con potenzialità enormi dal punto di vista delle biodiversità. Allo stesso tempo il Parco è un grande attrattore turistico; da questo punto di vista è chiara la valenza strategica del Conero e di questi luoghi per la nostra regione e per tutto il Mare Adriatico. Abbiamo in mano un’opportunità enorme che va valorizzata e colta fino in fondo, per consentire agli operatori e a tutto il territorio, alla comunità regionale e a quelle dell’Adriatico di poter comprendere il potenziale di questo territorio straordinario».
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