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Beko, convocato per il 30 gennaio
il nuovo tavolo al Mimit

FABRIANO - L’incontro a Palazzo Piacentini verterà sul piano industriale che dovrà garantire il futuro del gruppo controllato dalla multinazionale Arçelik. Pierpaolo Pullini (Fiom Ancona): «Ci aspettiamo un piano diverso, con più investimenti e senza chiusure di siti e soppressioni di funzioni»

 

È convocato per il prossimo 30 gennaio alle ore 16.30 a Palazzo Piacentini di Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il nuovo tavolo sindacale di confronto tra sindacato e  Beko Europe Italia. L’incontro verterà sul piano industriale che dovrà garantire il futuro del gruppo controllato dalla multinazionale Arçelik, azienda turca attiva nel settore della produzione e commercio di elettrodomestici, e che fa seguito a quello già svolto sempre al Mimit il 20 novembre 2024.

Pierpaolo Pullini

Il piano industriale Beko, la newco costituita al 75% da Arcelik e al 25% da Whirlpool, al momento prevede quasi 400 esuberi tra operai, 66 a Melano, impiegati e dirigenti, circa 300 tra ridimensionamento degli uffici regionali e chiusura dell’unità di Ricerca e Sviluppo a Fabriano, Nell’ltro stabilimento marchigiano a Comunanza, è prevista entro il 2025 la chiusura dello stabilimento dove lavorano circa 320 dipendenti. «Ci aspettiamo un piano diverso, con più investimenti e senza chiusure di siti e soppressioni di funzioni. Il governo deve dire quello che può mettere a disposizione nella gestione della vertenza, l’azienda dimostri con i fatti la centralità dell’Italia nelle sue strategie» commenta Pierpaolo Pullini della Segreteria Fiom Cgil Ancona

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