E’ stato adottato nella seduta del Consiglio comunale di oggi, il nuovo regolamento comunale sulla video sorveglianza.
La delibera, predisposta su indicazione dell’assessore all’Informatica Antonella Andreoli, era stata approvata nelle scorse settimane dalla Giunta.
«Il regolamento che abbiamo elaborato – ha spiegato Andreoli – è a tutela dei cittadini, ai quali sarà garantito il rispetto della privacy, attraverso tutte le modalità previste dalla legge per la raccolta dei dati e la conservazione degli stessi. La sicurezza dei cittadini è un obiettivo strategico, in conformità con le linee di mandato e in continuità con il Documento unico di programmazione. Ringrazio gli uffici e i tecnici comunali – ha proseguito – che hanno lavorato al riguardo. Con apposite convenzioni le oltre 400 telecamere che fanno riferimento alla Control room della polizia locale saranno utilizzabili dalle forze dell’ordine e dalla polizia giudiziaria anche con finalità probatorie, si pensi per esempio in caso di incidenti stradali, atti vandalici, reati contro le persone e il patrimonio».
«L’adozione del regolamento per la videosorveglianza è uno strumento importante che completa la realizzazione della Control Room e il sistema di videosorveglianza integrato – ha affermato il vice sindaco e assessore alla sicurezza Giovanni Zinni – Il regolamento è rilevante anche per evitare incertezza giuridica nell’azione dell’Amministrazione sul fronte della videosorveglianza. Tutela della privacy e utilizzo delle immagini esclusivamente finalizzato alla tutela della sicurezza e del decoro del nostro territorio: tutto ciò permetterà infine, alla nostra polizia locale di lavorare al meglio ed agire incisivamente».
Sacchi della spazzatura, a pochi passi da Igenio, buttati nei cestini dei rifiuti di corso Carlo Alberto (Archivio)
Telecamere che servono anche per contrastare il diffuso fenomeno dell’abbandono e dell’irregolare conferimento dei rifiuti e quindi per tutelare e salvaguardare l’ambiente dal degrado urbano. Il documento prevede che le immagini video e fotografiche riprese e scattate dalle telecamere per la protezione ambientale collocate nei siti considerati più a rischio debbano essere trasferite sul sistema informatico del Comune in dotazione all’Ufficio della polizia locale.
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