Cantiere all’ex Umberto I, l’assessore:
«E’ fallita la ditta ma il cronoprogramma
dei lavori sarà tendenzialmente rispettato»

ANCONA – Lo ha spiegato ieri in Consiglio comunale Manuela Caucci nel rispondere a una interrogazione della consigliera Mirella Giangiacomi (Pd)

Manuela Caucci

 

Ieri in Consiglio comunale, l’assessore Manuela Caucci ha fatto chiarezza su quello che sta accadendo all’ex Umberto «anche se la competenza non è strettamente del Comune di Ancona in quanto la proprietà dell’immobile è dell’Ast» ha chiarito subito. Nel rispondere a una interrogazione della consigliera Mirella Giangiacomi (Pd), Caucci ha intanto spiegato quanto le era stato spiegate proprio l’altro ieri «dal direttore dei lavori. L’altro ieri c’è stato il collaudo per quanto riguarda la parte che verrà a brevissimo inaugurata e cioè il il punto Pua e i poliambulatori. – ha detto – Il collaudo è andato bene per cui l’Ast adesso provvederà a richiedere nel più breve tempo possibile tutte le autorizzazioni al funzionamento che sono necessarie e io ho già dato mandato il mio ufficio di la procedere con la massima sollecitudine purtroppo. Gli altri lavori dove ci sarà l’Hospice e la Rsa , ho saputo che la ditta che stava già eseguendo i lavori risulta essere fallita quindi molto probabilmente si aprirà un contenzioso fra l’Ast e la stessa ditta. Il direttore di lavori mi ha assicurato, verbalmente ovviamente e sulla base dei documenti che lui hai e di quello che ha potuto appurare, che nel giro di massimo un anno e mezzo o forse 2 si riuscirà ad arrivare a terminare tutta la parte».

Per il resto ha ricapitolato il progetto. «Li ci saranno l’hospice e la Rsa con alcuni posti dedicati al comune di Ancona, quindi non ci resta che attendere. Per approfondire il tema magari potrebbero fare interrogazioni i consiglieri in consiglio regionale» ha suggerito. Nel pomeriggio a integrazione di quanto già affermato in aula, l’assessore Manuela Caucci, ha ribadito in una nota che «la gestione dei lavori relativi all’ex Umberto I è esclusiva competenza dell’Ast», precisando che «l’impresa che risulta essere fallita fa parte del Consorzio Pangea, unico referente giuridico dell’azienda sanitaria in ordine all’appalto per la ristrutturazione dell’immobile suddetto. Di conseguenza il cronoprogramma per i lavori sarà tendenzialmente rispettato e non vi dovrebbero essere particolari ritardi nell’esecuzione degli stessi».

Mirella Giangiacomi

Nella replica la consigliera Giangiacomi ha eccepito che «sono mesi che va avanti questa storia delle tempistiche. Ricordo a febbraio il dottor Giovanni Stroppa con le sue dichiarazioni “apriremo a giugno” poi “apriremo settembre ”insomma tutto sta scadendo in una tempista della quale l’assessore Caucci certo non ha colpa. In quella casa di comunità però ci sono molte situazioni che devono completarsi e che hanno un grosso impatto sociale. Credo che il suo assessorato debba essere molto attento su quello che verrà realizzato. Sono molto preoccupata di quale sarà il disegno dell’Ast rispetto a quello che prevede quella casa di comunità».

(Redazione CA)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X