Ztl al Gasco e parcheggi nel centro storico di Ancona, se n’è parlato ieri in Consiglio comunale e l’Amministrazione comunale ha confermato la creazione di due aree di sosta a garanzia dei residenti ma anche per la fruizione dei tesori della città, in via del Faro e all’ex Birarelli. Nel rispondere a una interrogazione presentata dal consigliere Francesco Rubini (Aic), il vice sindaco Giovanni Zinni ha ribadito che «sono due i principi fondati del Pums: il primo è quello di creare le cosiddette ‘cerniere di mobilità’, luoghi di rotture di carico dove cambiando il mezzo in trasporto, compreso l’andare a piedi, si raggiunge poi l’obiettivo di arrivare nel centro della città. Un principio strategico quindi per il centro. Il secondo obiettivo era quello di incrementare la sosta innanzitutto non in maniera indiscriminata e generica ma per i residenti, per poi passare anche a un’aliquota adeguata attinente la sosta produttiva che è oggetto anche di tavolo tecnico con le associazioni di categoria. Questi 2 principi -ha ribadito Zinni – ci mettono le condizioni di dover intervenire anche a ridosso del Centro storico perché, faccio un esempio concreto, il dibattito sulla possibile Ztl a Colle Guasco è ambizioso, che esiste da anni, però resta il dato che una Ztl per essere confezionata ha bisogno degli ingredienti. Non si può penare di realizzarla senza parcheggi di supporto, senza una viabilità periferica che consenta l’accessibilità con il pedonale o con trasporto pubblico locali determinati luoghi simbolo con il duomo di Ancona. Sarebbe impensabile sottrarre una facile accessibilità agli anconetani al Duomo. Una Ztl per essere fatta deve avere l’assunta certezza che il cittadino può andare al Duomo in un altro modo. Ora ci sono le navette ma ci deve essere un sistema integrato».
Un altro esempio tratteggiato da Zinni è stato quello della zona ove insiste l’anfiteatro romano «un luogo bellissimo, dal profondo significato identitario storico ma anche un luogo fruibile se opportunamente confezionato a norma di legge. Il parcheggio dell’ex Birarelli avrebbe una funzionalità di supporto anche all’utilizzo dell’anfiteatro. Si può anche decidere che l’anfiteatro romano quando ci sono gli spettacoli ci si va solo solo a piedi o con una navetta dedicata perché non immaginare passando dal Pums al Programma urbano di parcheggio di realizzare alcuni di questi».
E qui si è innestato l’intervento dell’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini. «Il Programma triennale degli investimenti trova 2 interventi coperti con mutuo che sono il parcheggio di via del Faro, per la valorizzazione dello spazio archeologico all’ex convento Santa Palazia. Il parcheggio di via del Faro è inserito come parcheggio residenziale, secondo anche le indicazioni dell’assessore Zinni rispetto alla politica che stiamo applicando come amministrazione per dare una risposta ai residenti. L‘altro è un parcheggio che oltre ad essere di supporto ai residenti ma sarà inquadrato in un progetto di valorizzazione e di cerniera dei percorsi culturali che questa amministrazione, in congiunzione anche con quello che è stato fatto nel passato, ci permetterebbe di garantire ai cittadini la riqualificazione di quel sito archeologico. E in questo momento noi stiamo concludendo la domanda per il federalismo che demaniale da inviare al Demanio e per inizia la Sovrintendenza per acquisire la proprietà dell’ente l’area archeologica del convento di Santa Palazia nella quale abbiamo messo delle somme come mutuo per poterla valorizzare in un’idea progettuale che è quella di fare un percorso che dal Museo archeologico corra all’interno dell’aria mettendo a valorizzazione quello che è stato reperito negli scavi archeologici. Patrimonio – ha evidenziato Tombolini – che oggi è detenuto nella proprietà comunale insieme ad altri reperti archeologici, integrandole con un’aria di supporto che serva anche per i visitatori che si avvicineranno o dovranno avvicinarsi ai luoghi della cultura della città. Un’attività trasformativa è già stata di valorizzazione già stata fatta dalla Sovrintendenza con una ripulitura dei muri d’ambito e di di alcuni spazi puntuali. Noi prendendola incarico, se tu dovessi andare secondo la nostra progettualità anche in accordo col demanio. ne vorremmo fare quello che le ho appena detto».
Per via del Faro invece c’è un’idea che «urbanisticamente è già prevista dal Piano regolatore del comune di Ancona – ha aggiunto l’assessore Tombolini – perché l’area è identificata come aree parcheggio e verde. Sull’area antistante via del Faro c’è un’indicazione di ‘parcheggio multipiano’ addirittura e questa indicazione contenuta anche nel Piano particolareggiato Guasco-San Pietro ancorché scaduto, che prevedeva su quell’area un parcheggio. Da un’interlocuzione recente con i proprietari speriamo di riuscire a andare ad andare avanti nel l’attività innanzitutto di rilievo e di concertazione progettuale per dare una risposta ai residenti del centro che credo che abbiano il desiderio e la necessità di risolvere un problema che quello del parcamento nell’ottica anche di liberare l’occupazione delle piazze storiche, che sono il gioiello della nostra città in tempi relativamente brevi».
Francesco Rubini ha convenuto che sarà fondamentale mettere a fuoco «l’obiettivo di questa Amministrazione: se è seriamente quello di lavorare sulle cerniere di mobilità per tutelare la mobilità del traffico e difende la Ztl del centro storico individuando anche aree di parcheggio ad esclusiva pertinenza dei residenti è una riflessione che si può fare. Diverso se alla fine si vanno a realizzare nuovi parcheggi ma non si fa la Ztl, pertanto quelli diventano attrattori di traffico per assaltare ancora di più quelle zone che oggi sono non respiro. Nel primo caso valuteremo la congruità con l’area storica se invece si sceglierà la seconda strada allora lì la nostra contrarietà non può che essere netta».
(redazione CA)
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