Sarà organizzata anche quest’anno la manifestazione “Italian Cheese Awards” ad Ancona che nell’edizione 2025 potrebbe lasciare spazio anche ad un originale ‘Fish and Cheese’. Se n’è parlato stamattina nel corso dei lavori della VI Commissione (Cultura, Turismo, Teatri, Università, Politiche Giovanili, Grandi Eventi presieduta da Angelica Lupacchini. La questione in discussione ruotava attorno al patrocinio oneroso che l’Amministrazione comunale aveva concesso agli organizzatori dell’edizione 2024 della manifestazione svolta alla Mole.
Il consigliere del Pd Giacomo Petrelli ha ricordato che «“Italian Cheese Awards” 2023 il Comune aveva dato il patrocinio e la disponibilità gratuita delle sale della Mole per questo evento del Terzo settore e il biglietto era 12 euro l’ingresso. Nel 2024 è pervenuta sempre una richiesta dallo stesso evento solo che oltre alla richiesta di patrocinio e dell’utilizzo gratuito di 3 sale della Mole sono stati anche richiesti e concessi 7000 euro di provvidenza economica, soltanto per una serata e di fronte a una bigliettone di 14 euro quindi con un incremento rispetto all’anno precedente. Per una questione di opportunità politica ci siamo chiesti: dare l’affitto delle sale della Mole e il 7000 euro di provvidenza per una sola serata, per un evento che per quanto possa interessare gli operatori economici, oltre tutto la bigliettazione è aumentata rispetto all’anno precedente. C’era un’offerta migliore di servizio?» ha domandato il consigliere d’opposizione dem.
Per spiegare i termini della questione l’assessore Daniele Berardinelli si è riportato alle interpretazione fornita «a novembre 2024 sul regolamento comunale per la concessione dei contributi i patrocini altri vantaggi economici dal segretario generale che aveva anche chiarito perchè il punto non fosse stato discusso in commissione. L’amministrazione comunale è tenuta a fare un passaggio in commissione quando gli eventi sono puramente educativi. Se viene organizzato un evento dove la bigliettazione non genera un utile ai commercianti che in questo caso vendono i formaggi, è solo un modo per sostenere i costi dell’organizzazione. Non c’è scopo di lucro per la manifestazione nonostante il profitto soggettivo lucrativo e quindi sono ammessi contributi visto che magari l’incasso del biglietto non è sufficiente a coprire i costi. Già nella seconda edizione abbiamo fatto un passo avanti ed è nel filo logico di uno sviluppo ulteriore di collaborazione con questi organizzatori perché stiamo organizzando ‘Fish and Cheese’ che è un manifestazione innovativa, – ha annunciato l’assessore – Vale dire abbinare uno dei prodotti tipici locali, il pesce, tra l’altro alla Mole Vanvitelliana e a chilometro zero, adesso vedremo come strutturarlo, con il formaggio. Noi non abbiamo un una tradizione di formaggi ad Ancona come capoluogo di regione è giusto che facciamo anche da coordinamento delle altre attività che si svolgono nelle Marche, visto che è stato successo clamoroso e che può essere comunque una attrattiva anche dal punto di vista turistico. Alcuni visitatori di “Italian Cheese Awards” avevano approfittato anche per vedere parte del resto della nostra regione».
Berardinelli ha aggiunto di essere andato a vedere di persona «una fiera che si svolge a Villafranca che potrebbe essere un’ulteriore passaggio, a quel punto assolutamente invece lucrativa perché sono proprio degli stand di produttori di formaggio che lo vendono anche. In questo caso potrebbe esserci solo patrocinio senza contributi per questa attività di vendita». Jacopo Toccaceli (FdI) come consigliere delegato ha ricordato che da queste manifestazioni «il Comune trae un guadagno oltre ai benefici dell’indotto, in più di 100 hanno pernottato qui per “Italian Cheese Awards” . L’ingresso con biglietto serve soprattutto a non creare assembramento e a regolare l’afflusso e ad Ancona poi paghiamo anchela carenza di sale. Quella era solo una vetrina e nessuno vendeva niente. E abbiamo creato all’interno di questo contesto una vetrina per tutti i produttori di vino». Petrelli, però, è rimasto scettico sulla provvidenza di 7000 euro, «che è una scelta politiche ma vorrei capire cosa è emerso dalla rendicontazione. Oltretutto i formaggi non sono nella tradizione anconetana e cosa c’entra il consigliere delegato alla Marca anconetana» mentre Carlo Maria Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) ha chiesto chiarimenti sugli organizzatori dell’evento e più in particolare sul ruolo del consigliere Toccaceli.
L’assessore è tornato a ribadire che «nella prima edizione i costi non erano stati coperti dall’incasso dei biglietti per cui rischiavamo di perdere questa possibilità, una possibilità di sviluppo compreso il ‘Fish and Cheese’». Ha poi tenuto a specificare per allontanare ogni sospetto di incompatibilità con ambiti lavorativi che «il consigliere Toccaceli si è occupato di tenere i rapporti con i produttori di vino locali. E’ un progetto che è in crescita – ha evidenziato ancora – il successo della prima edizione incrementato dalla seconda edizione ci fa sperare che l’ennesima upgrade della tipologia di evento, formaggi e pesce, possa avere ancora più sviluppo. In caso di vendita dei prodotti in quel caso l’amministrazione comunale avrebbe anche un ritorno perché parliamo di centinaia di spazi espositivi per cui quelli verrebbero poi affittati e credo che se si va in quella direzione potremmo avere anche in quel caso anche l’incasso oltre alla visibilità».
L’assessore infine è tornato a porre l’accento sulla necessità di «allargare il più possibile questa manifestazione per dare un servizio ai cittadini che così non hanno bisogno di andare a Cittadella per assaggiare e tutti i formaggi migliori d’Italia ma lo possono fare anche sotto casa. Questo è, secondo me, l’aspetto importante. – ha detto – Per quello che riguarda la somma, viene sempre bilanciata come avviene in qualsiasi mercato, tra domanda e offerta, cioè la richiesta di contribuzione e la disponibilità economica dell’amministrazione poi si raggiunge un compromesso. Con più fondi a disposizioni avremmo potuto fare qualcosa di migliore. Abbiamo ritenuto congrua quella cifra di 7.000 euro per una esperienza di questo tipo intermedio. Per la prossima edizione valuteremo quelle che sarà la proposta, il progetto e se sarà meritevole di un contributo economico» ha concluso Daniele Berardinelli.
(Redazione CA)
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