“Adriacustoms”, Adm e Fiamme Gialle
accolgono le delegazioni di Albania,
Croazia, Montenegro e Slovenia

ANCONA - E’ alle battute finali il progetto di interscambio internazionale, cofinanziato dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra le amministrazioni doganali nell'area dell’Adriatico. L’evento conclusivo si terrà a Trieste

(archivio)

 

 

È stata una settimana intensa per gli esperti di Adm e Guardia di Finanza di Ancona. Sono stati impegnati a guidare le delegazioni di Albania, Croazia, Montenegro e Slovenia alla scoperta della poliedrica realtà anconetana, nell’ambito del progetto di interscambio internazionale “Adriacustoms”, cofinanziato dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra le amministrazioni doganali nell’area dell’Adriatico.

«L’evento, della durata di cinque giorni, – si legge in una nota ufficiale – ha ancora una volta messo in luce la sinergia tra l’Amministrazione doganale e le Fiamme Gialle, permettendo ai Paesi partner di osservare metodologie e risultati di numerose attività di polizia giudiziaria, tributaria e doganale, funzionali, prima di tutto, a garantire la sicurezza dei traffici e a tutelare la salute dei cittadini. Le attività, in aula e sul campo, hanno spaziato dai sequestri di prodotti farmaceutici al contrasto al traffico illecito di tabacco, passando per la protezione dei diritti di proprietà intellettuale e la tutela del Made in Italy». A coronamento, sono state svolte visite presso il sedime portuale, la locale raffineria e le sedi produttive e logistiche di operatori registrati Aeo.

Intenso e proficuo il confronto operativo tra le delegazioni. Inoltre, i partecipanti esteri hanno avuto l’opportunità di assistere alla concreta applicazione, ai controlli sul traffico passeggeri, delle tecniche di analisi comportamentale e, grazie al coinvolgimento del dispositivo navale del Corpo, alle modalità di pattugliamento delle coste, essenziale per garantire la sicurezza marittima e il contrasto ai fenomeni illeciti nel Mar Adriatico. «Grazie al lavoro sinora svolto si è, infine, intrapreso l’indispensabile lavoro preliminare volto all’elaborazione di linee guida su analisi dei rischi e controlli, da condividere con i Paesi partecipanti durante l’evento finale di alto livello previsto a Trieste nel prossimo mese di marzo» conclude il comunicato.

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