«Il no della Regione sul Cpr
è in linea con le mie obiezioni»

FALCONARA - La posizione dell'assessore Saltamartini e di conseguenza della Regione Marche, espressa ieri in Consiglio regionale, viene commentata positivamente dal sindaco Signorini

un momento dell’incontro con il ministro Piantedosi: da sin. il segretario provinciale della Lega Elena Campagnolo, l’onorevole Giorgia Latini segretario regionale della Lega, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco di Falconara Stefania Signorini e l’assessore all’Ambiente di Falconara Elisa Penna

 

Esprimendo contrarietà alla localizzazione a Falconara di un Centro di permanenza per i rimpatri l’assessore regionale alla Sicurezze e all’Immigrazione Filippo Saltamartini ha condiviso le obiezioni arrivate nei mesi scorsi dal sindaco Stefania Signorini. In più occasioni lo stesso sindaco aveva infatti sottolineato la fragilità del territorio falconarese, sia per la presenza di attività industriali, servizi e infrastrutture, sia per la criticità idrogeologica dell’area ipotizzata per realizzare il Cpr La posizione di Saltamartini e di conseguenza della Regione Marche, espressa martedì 11 marzo in Consiglio regionale, viene commentata positivamente dal sindaco Signorini.

«Anche la Regione ha espresso il suo no al Cpr a Falconara e sono molto felice di questa posizione netta – afferma –  in linea con il mio diniego. Ho sempre sostenuto la mia contrarietà, basata su elementi oggettivi, anche con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che durante il nostro incontro si è dimostrato molto disponibile. La determinazione ed il lavoro di squadra sono vincenti». Al ministro Piantedosi, durante un incontro nel novembre scorso, il sindaco Signorini aveva fatto presente che «Falconara paga già  un prezzo altissimo per il suo ruolo di servizio provinciale e regionale, con la presenza di industrie che hanno un forte impatto sull’ambiente, gli snodi ferroviari, gli scali merci che occupano territorio e condizionano lo sviluppo delle aree circostanti, la presenza di un depuratore a servizio di tanti comuni della provincia».

«Ci sono poi importanti criticità idrogeologiche nell’area individuata – ha aggiunto il sindaco –. Infatti negli scorsi anni, in occasione di eventi alluvionali, quella zona è stata sommersa dall’acqua ed anche quest’anno, in concomitanza con l’alluvione del 19 settembre, si è allagata l’unica strada che conduce al sito. Infine l’area oggetto di indagine ricade all’interno delle zone di attenzione del Piano di emergenza esterno della limitrofa raffineria Api e della zona di tutela individuata dal Piano di rischio aeroportuale». Già all’epoca dell’incontro con il ministro dell’Interno il sindaco ne aveva apprezzato l’atteggiamento propositivo, perché quell’occasione aveva rappresentato «un momento di confronto importante per il nostro territorio», oltre che l’opportunità di portare direttamente all’attenzione del Governo le problematiche che gravano sulla comunità di Falconara. Nel ministro gli amministratori locali avevano trovato un interlocutore sensibile e attento. L’amministrazione comunale di Falconara conferma la propria azione finalizzata a difendere e tutelare gli interessi e le esigenze della comunità.

 

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