Autobotte nel fosso in via San Paterniano:
«Che può accadere su quella strada
con la triplicazione degli impianti biogas?»

OSIMO – L’incidente è successo ieri e ha materializzato le paure del comitato dei residenti di San Paterniano, Villa e Casenuove che seguono la vicenda biogas dal 2010 e che si aspettano «che il Comune esprima un chiaro e netto parere contrario, anche sul tema della viabilità, in sede di Conferenze dei Servizi relative all’ampliamento e riconversione dei siti in biometano»

L’autobotte finita nel fosso in via San Paterniano ad Osimo

 

Ieri si è materializzato quello che teme e va ripetendo da mesi il comitato dei residenti di San Paterniano, Villa e Casenuove. In via San Paterniano un’autobotte è finita in un fosso bloccando la strada durane le operazioni di soccorso. «Ervamo intervenuti, con precisi richiami al codice della strada, il 19 ottobre scorso per chiedere alle autorità competenti l’espressione di un parere autentico;- ricordano in una nota i cittadini di San Paterniano, Villa e Casenuove che seguono la vicenda biogas dal 2010 – lo abbiamo fatto il 24 ottobre 2024 e sollecitato ripetutamente; sono ancora in fiduciosa attesa. Figuriamoci cosa potrà accadere su quella strada se venisse autorizzata la triplicazione degli impianti di biogas con trasformazione a biometano. L’adozione di provvedimenti adeguati diventa improcrastinabile, salvo l’assunzione di responsabilità in caso di incidenti con conseguenze».

Nei giorni scorsi gli stessi residenti delle tre frazioni di Osimo hanno trasmesso al Comune, per conoscenza alla Provincia, una petizione sulle criticità del traffico, sostenuta da oltre 130 firme. «I cittadini evidenziano la criticità del traffico indotto dal transito dei mezzi pesanti provenienti e diretti al vicino impianto di biogas in Località Coppa, che ha ripreso l’attività da qualche mese dopo il fermo durato oltre 10 anni. – si legge ancora nel comunicato – Segnalano, inoltre, come tali mezzi pesanti non rispettino nemmeno i divieti presenti, che consentono il transito solo in un senso sulla strada comunale, proprio per l’inadeguatezza della stessa. Ogni immissione dalla strada comunale alla provinciale o viceversa viene fatto sempre con invasione della corsia opposta, con grosso pericolo per chiunque transiti».

«E’ evidente come le criticità attuali potrebbero diventare insostenibili a fronte della richiesta di notevole ampliamento (triplicazione) e riconversione dell’impianto in questione. – prosegue il comunicato – Solo per questo impianto, calcolando una media di 15 tonnellate a trasporto, sono stimati ca. 13.500 transiti annui (andata e ritorno). Poi non bisogna dimenticare l’accavallamento con l’altro impianto sito nelle vicinanze, della stessa proprietà, per il quale è stato aperto un analogo procedimento per la richiesta di ampliamento (sempre triplicazione) e riconversione. L’aggravamento del traffico interessa anche le altre frazioni limitrofe, Casenuove e Padiglione in primis. I cittadini, nel segnalare le criticità attuali sulla viabilità e i possibili aggravamenti, chiedono e si aspettano che il Comune esprima un chiaro e netto parere contrario, anche sul tema della viabilità, in sede di Conferenze dei Servizi relative all’ampliamento e riconversione degli impianti in questione» concludono i residenti di San Perniano, Villa e Casenuove.

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