Avrebbero messo in evidenza diverse condotte non conformi alla legge sull’incidenza di emissioni odorigene, stoccaggio e percolamento di liquidi, le verifiche dell’Arpam, svolte nei mesi scorsi nell’impianto produzione elettrica alimentata a biogas di via Coppa. E’ uno dei due impianti operativi sul territorio di Osimo in questi giorni al centro del dibattito politico per il progetto di riconversione nella produzione di biometano. A chiedere l’intervento dell’Agenzia per la protezione ambientale delle Marche la scorsa estate erano stati i residenti di Passatempo, San Paterniano e Casenuove, costituiti in un comitato di protesta.
A seguito di quelle segnalazioni e dei verbali prodotti dopo i sopralluoghi dell’Arpam svolti a partire dal mese di ottobre 2024, lo scorso 23 dicembre la Regione, con decreto ha diffidato la società proprietaria dell’impianto a rimuovere entro 30 giorni le non conformità alla autorizzazione unica rilasciata all’azienda nel 2012e nel 2021, rilevate durante le visite dei tecnici Arpam. Il verbale di accertamento e contestazione di violazione amministrativa è stato inviato anche al comune di Osimo perché, come autorità territoriale competente, stabilisca e commini la sanzione pecuniaria alla società per le inottemperanze riscontrate.
Saranno pertnto gli uffici comunale con la commissaria prefettizia a stabilire quale sanzione amministrativa dovrà pagare chi gestisce l’impianto a biogas di via Coppa. Nel corso dell’ultima riunione della conferenza di servizi convocata dalla Regione per il progetto di riconversione di questo impianto da biogas a biometano, proprio la commissaria prefettizia Grazia Branca, in rappresentanza del comune di Osimo aveva espresso un parere tecnico con perplessità relative a criticità sugli aspetti urbanistici e della viabilità. L’iter per il nuovo procedimento autorizzatorio non è ancor definitivo perché sarà necessario avviare un altro tavolo tecnico.
Restando in tema di energie alternative, in questi giorni il confronto politico cittadino, in vista delle elezioni amministrative di primavera, si è concentrato anche su un impianto agrivoltaico in costruzione su 11 ettari di un terreno di via Fosso Lama a Campocavallo e con una potenza di 5,8 Mw. Il botta e risposta tra Liste civiche, coalizione antonelliana e centrosinistra sarebbe incentrati sull’assenza di coinvolgimento e informazione ai cittadini sul progetto.
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