È stata pubblicata l’ordinanza balneare della Capitaneria di porto di Ancona che richiama le direttive nazionali e stabilisce l’avvio della stagione balneare dal 17 maggio alla terza domenica di settembre. È l’articolo 4 che entra nel dettaglio delle regole che disciplinano il servizio di salvataggio. I concessionari ed i Comuni per le aree di competenza, dovranno prevedere obbligatoriamente un bagnino ogni 150 metri di fronte mare, abilitato e munito di brevetto in corso di validità. «Nel periodo di bassa stagione turistica, gli stabilimenti balneari qualora autorizzati dall’Ente concedente ad aprire per i soli servizi complementari, non sono tenuti a garantire un servizio di salvataggio ma hanno comunque l’onere di apporre idonea segnaletica monitoria di assenza del servizio di salvataggio, salvo non vi provveda il Comune» si legge nell’atto. L’ordinanza consente agli stabilimenti di aderire ad un ‘piano collettivo’, concordato tra due o più strutture balneari o Comuni per coprire le aree contigue di rispettiva pertinenza.
«In caso di servizio organizzato in forma associata, dovrà essere garantita la presenza di postazioni di salvataggio opportunamente collocate, di massima ogni 150 metri consecutivi del fronte mare interessato, eventualmente attivabili in modo alternato nei periodi di bassa stagione turistica. Il suddetto “Piano Collettivo” deve avere chiara evidenza documentale riportante gli stabilimenti balneari aderenti che lo sottoscrivono, un referente responsabile del piano, la durata e i relativi riferimenti planimetrici» si legge ancora nell’ordinanza.
Il servizio avrà inizio alle 10 per concludersi come negli anni passati alle 18. Il servizio di salvataggio non è obbligatorio, come detto, solamente nei periodi di bassa stagione turistica, ovvero quelli compresi nei giorni infrasettimanali (esclusi i sabati, le domeniche e i festivi) dal 17 maggio al 6 giugno e poi dall’8 settembre al 21 settembre, ma in questo caso gli chalet hanno l’obbligo di apporre la segnaletica che avverta dell’assenza dei baywatch. «Fermo restando la durata minima del servizio di salvataggio prevista,- prosegue la Capitaneria di Porto di – il Comune di Ancona, per quanto riguarda la Spiaggia del Passetto e il Comune di Sirolo, per quanto riguarda la Spiaggia Urbani, sulla base degli usi, delle frequentazioni, della presenza antropica e dell’esposizione al sole, che localmente possono assumere caratteristiche differenti anche in zone relativamente vicine tra loro, possono – dandone adeguata comunicazione alla Capitaneria di porto di Ancona, come concordato nell’apposita riunione in premessa citata – variare l’orario di inizio e termine del servizio di salvataggio obbligatorio, con un range massimo di +/- 2 ore, esclusivamente laddove tale facoltà sia funzionale a garantire maggiormente la sicurezza dei bagnanti e degli utenti del mare in genere». (LEGGI l’ordinanza sulla sicurezza balnerare).
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