Referendum, nasce il Comitato
interaziendale per il Sì

FABRIANO – Lo hanno costituito e Rsu della Fiom Cgil delle aziende metalmeccaniche dell’area montana in vista del voto dell'8 e 9 giugno. Il lavoro è sempre più incerto: alla Beko di Melano il mese di maggio sarà uno dei peggiori da un punto di vista produttivo perchè la cig sarà aperta per 17 giornate su 21 lavorabili

 

Le Rsu della Fiom Cgil delle aziende metalmeccaniche del Fabrianese costituiscono il Comitato interaziendale per il Sì ai referendum dell’8 e 9 giugno. «In questi anni abbiamo difeso il Lavoro dagli attacchi delle multinazionali, siamo state/i nostro malgrado protagoniste/i di durissime battaglie contro le delocalizzazioni- si legge nella nota ufficiale del Comitato costituito da Cgil Fabriano, Rsu Fiom Beko Melano, Rsu Fiom Beko Impiegati, Rsu Fiom stabilimenti gruppo Ariston, Rsu Fiom Electrolux, Rsu Fiom Elica, Rsu Fiom Faber, Rsu Fiom Thermowatt – Oggi siamo costrette/i a batterci contro le leggi ingiuste che negli ultimi decenni hanno precarizzato ed impoverito proprio quel Lavoro che abbiamo difeso e che sicuramente non hanno fatto abbastanza per impedire che ogni giorno più di tre persone muoiano proprio per lavorare. Nelle prossime settimane saremo protagoniste/i di iniziative per far conoscere le ragioni di questa grande mobilitazione di cui la Cgil ha deciso di essere protagonista e che noi, come lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, sosteniamo con tutte le nostre forze. Dalle riorganizzazioni aziendali si esce sempre più deboli, più precari, con il lavoro che si riduce sempre di più e, di conseguenza, peggiorano i diritti, le condizioni ed il salario».

Il comitato interaziendale vuole «una società più giusta ed inclusiva perché questo lo prevede la Costituzione. Cinque Si per dire : che non si può essere licenziamenti ingiustamente senza aver diritto ad essere reintegrati se il giudice ci dà ragione; che il lavoro non deve essere precario per legge; che si deve essere tutelati anche se si lavora nelle piccole imprese; che la cittadinanza non sia un miraggio per chi contribuisce ogni giorno al bene comune della società con il proprio impegno, il proprio lavoro e rispettando le regole; che le aziende appaltanti devono essere responsabili degli infortuni, anche di quelli mortali, quando essi avvengono nella catena degli appalti. Dalle aziende metalmeccaniche lanciamo un grande appello a tutte le forze sociali e politiche, a tutte le associazioni e alle persone che vogliono condividere questa grande battaglia per riportare il Lavoro e la sua Dignità, al centro delle leggi del Paese» conclude il comunicato.

Piepaolo Pullini

Alla Beko di Melano il mese di maggio sarà uno dei peggiori da un punto di vista produttivo perchè la cassaintegrazione sarà infatti aperta per 17 giornate su 21 lavorabili, considerato che il 2 di maggio l’azienda era già stata prevista una chiusura collettiva, con una giornata di permessi. «Si è costituito il Comitato delle Rsu Fiom delle aziende metalmeccaniche del fabrianese perché il lavoro non è mai stato così incerto, povero e precario. – sottolinea in particolare Pierpaolo Pullini della  Segreteria Fiom Ancona – Servirebbero leggi giuste a supporto delle transizioni e delle riorganizzazioni, è fondamentale cancellare e modificare le leggi sbagliate che negli ultimi decenni hanno impoverito e precarizzato tutto il mondo del lavoro e con esso tutta la società. Laddove i governi fanno finta di non vedere, è necessaria una grande mobilitazione ed un grande esercizio di Democrazia come i referendum promossi dalla Cgil, per restituire sicurezza, prospettiva e dignità».

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