Un direttore per la Medicina di Cingoli,
bando dell’Ast di Ancona.
Saltamartini: «Previsto dal piano sanitario»

di Luca Patrassi

Basta aggiungere Cingoli alla parola ospedale e subito si scatenano gli allarmi, più o meno fondati. Stavolta si tratta della pubblicazione di una determina del direttore generale della Ast di Ancona Gianni Stroppa per la selezione con incarico quinquennale del direttore medico della unità operativa complessa di Medicina Interna dell’ospedale di Cingoli.

A spiegare di cosa si tratta nella sostanza è l’assessore regionale alla sanità ed ex sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini: «Prima del 2020, e dunque della nostra amministrazione, Cingoli era in collegamento funzionale con l’ospedale di Jesi, con 30 posti letto di post acuzie e 10 di cure intermedie. Di fatto c’è una disponibilità di 40 posti letto per la riabilitazione, dopo il sisma del 2016 è stato previsto anche un punto di primo intervento.

Il nuovo piano sociosanitario regionale da noi proposto e approvato ha definito la nuova organizzazione dei vari ospedali, di secondo livello, di primo e di base definendo anche il ruolo di diverse altre strutture – Cingoli tra queste – indicate come ospedale di sede disagiata. Da questo nascono i procedimenti organizzativi, in ognuno di questi ospedali c’è una unità operativa complessa che opera per i quaranta posti letto esistenti.

L’azienda sanitaria territoriale di Ancona, come previsto, ha ora bandito la selezione per il direttore della Uoc di Cingoli dove lavorano otto medici. Un ulteriore intervento sarà quello di selezione del direttore del presidio ospedaliero».