Omicidio di Rosina, Arianna andrà in cella:
la Cassazione conferma l’ergastolo

MONTECASSIANO - Confermata la sentenza d'appello: 27 anni per il nipote della 78enne uccisa, Enea Simonetti. Il legale della figlia: «Prendiamo atto e attendiamo le motivazioni. Ho comunicato l’esito alla mia assistita che non si sottrarrà all’esecuzione»

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Arianna Orazi

di Alessandro Luzi

Omicidio di Rosina Carsetti, la Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’appello di Ancona dove la figlia della 78enne, Arianna Orazi, era stata condannata all’ergastolo, il nipote Enea Simonetti a 27 anni, e a 4 anni e sei mesi Enrico Orazi, il marito di Rosina (considerato responsabile di maltrattamenti in famiglia e di simulazione di reato).

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Rosina Carsetti

A uccidere la 78enne Rosina Carsetti in quel 24 dicembre del 2020 nella sua villetta di Montecassiano, secondo i giudici della Corte d’appello erano stati la figlia e il nipote. Un omicidio che i giudici hanno ritenuto premeditato. Una ricostruzione confermata oggi dalla Cassazione nell’ultimo step del processo per quei fatti. Le motivazioni verranno rese note nei prossimi giorni.

In secondo grado Arianna era stata condannata oltre che per omicidio pluriaggravato, così come Enea, per maltrattamenti e per rapina perché prese il cellulare a Rosina e le disse “Se succede qualcosa a Enea ti ammazzo” e l’ha riposto in un mobiletto.

Una sentenza molto diversa rispetto a quella della Corte d’assise di Macerata che aveva condannato all’ergastolo Enea, mentre Arianna ed Enrico Orazi erano stati condannati a due anni per simulazione di reato e assolti per l’omicidio.
In aula a Roma accanto alla procura generale gli avvocati Olindo Dionisi che assiste Arianna Orazi (assente) e Andrea Netti per Enea Simonetti (anche lui assente). A difendere Enrico Orazi l’avvocato Mauro Paolinelli. La Cassazione ha ritenuto infondati i ricorsi delle difese.

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L’avvocato Andrea Netti

«In un quadro complessivo bisogna tenere in considerazione che il compito dell’avvocato è ottenere la giusta pena per il proprio cliente – ha detto Andrea Netti -. Ventisette anni, venti considerando i benefici, sono tanti ma la giustizia ritiene che quello sia il prezzo che deve pagare Enea a fronte di Arianna che sostanzialmente, per una identica posizione a quella del figlio, deve scontare l’ergastolo. Un risultato che restituisce un minimo di giustizia ad Enea».

«Prendo atto della decisione della Cassazione  – dice l’avvocato Olindo Dionisi – e attendo le motivazioni per vedere perché sono ritenuti infondati i motivi di ricorso, in particolare quello sulla rinnovazione dell’istruttoria che era il mio primo motivo di ricorso e che porta ragionevolmente a dire che Macerata ha visto un film e Ancona un altro.

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L’avvocato Olindo Dionisi

Però Macerata ha sentito e visto tutti i testimoni, Ancona no. Ho comunicato l’esito ad Arianna che non si sottrarrà all’esecuzione della pena».

Le indagini sul delitto di Montecassiano, condotte dai carabinieri del Reparto operativo di Macerata, partirono nella serata del 24 dicembre del 2020 dopo una telefonata fatta da Arianna in cui si parlava di una rapina. Arianna, Enrico, Enea per lungo tempo sostennero che la donna venne uccisa da un uomo entrato in casa per rubare.

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