Daniele Silvetti: «Conerobus, ereditate
7.057.448 euro di perdite»

ANCONA – Numeri alla mano, il sindaco analizza la situazione per dimostrare che questo era il deficit accumulato dall’azienda, presa in consegna ad ottobre 2023 dalla sua Amministrazione comunale. «L’assemblea ha dovuto coprirlo abbattendo il capitale sociale per un indebitamento di 25.702.000 euro. Ha ragione chi sostiene che i problemi vengono da lontano, perché l’origine è stata proprio la sua lunga gestione che non si è mai voluto affrontare a fondo mentre le problematiche, nonostante il Governo regionale sia sempre stato di centrosinistra si siano solo decuplicate»

Daniele Silvetti

 

Conti alla mano, Daniele Silvetti cerca di spegnere le polemiche che da giorni aleggiano su Conerobus. Il sindaco di Ancona in un lungo post pubblicato sui social parla intanto della storia «di un servizio strategico trascurato per un decennio e le lacrime di coccodrillo a fini elettorali…». Poi ricorda che «il C.d.A. attualmente in carica si è insediato nel mese di ottobre 2023 Durante la giunta precedente di sinistra, in occasione di assemblee dei soci tenutesi nei mesi di dicembre 2022, marzo e maggio 2023 il Comune di Ancona aveva promesso di effettuare aumenti di capitale, ritenuti essenziali per la continuità aziendale, annunciandoli senza alcuna capacità finanziaria per sostenerli, a cui ovviamente non ha mai dato seguito, creando enormi difficoltà a causa delle aspettative diffuse tra gli stakeholders. Ha ragione chi sostiene che i problemi vengono da lontano, perché l’origine è stata proprio la sua lunga gestione che non si è mai voluto affrontare a fondo mentre le problematiche, nonostante il Governo regionale sia sempre stato di Centro Sinistra si siano solo decuplicate».

E da qui enuncia numeri. «Lavoratori e sindacati – prosegue Silvetti – non avranno dimenticato anche il passaggio della paventata vendita dell’Azienda ad altri… ma sorvoliamo… almeno per ora . Negli ultimi 10 anni l’azienda ha conseguito dei modesti utili solo in rare occasioni, e in misura molto inferiore alle perdite. Non è corretto continuare a confondere i cittadini, i risultati, anno per anno, sono stati i seguenti: 2013 (-412.423 euro), 2014 (-995.489 euro), 2015 (utile 197.000 euro), 2016 (-553.850 euro), 2017 (Utile 60.740 euro), 2018 (utile 294.145 euro), 2019 (utile 2.553 euro), 2020 (utile 121.000 euro),2021 (utile 54.131 euro), 2022 (-4.430.031 euro) per un totale di -6.391.793 euro e + 729.569 euroche nella differenza diventano – 5.662.224 euro. Tutto ciò nonostante nel 2020 a causa Covid non girassero più i mezzi per un lungo periodo non generando perdite e costi ulteriori …anche in considerazione ai risparmi sui costi dei dipendenti avvenuti con ricorso alla Cassa integrazione».

Il sindaco di Ancona ribadisce che «tra il 2013 e il 2022 la Conerobus ha conseguito perdite per -6.391.793 euro e utili per soli 729.569 euro, per cui si sono generate maggiori perdite per 5.662.224 euro. Dalle casse della Regione, tramite il Comune di Ancona e Atma, a seguito dell’insediamento del nuovo CdA, sono pervenuti ca. 3 milioni per la società che hanno consentito un pareggio di bilancio nel 2023 (utile di +12.026 euro), e di mantenere in continuità la gestione nonostante i pesanti fardelli ereditati dalla sinistra. L’azienda che abbiamo preso in consegna ad ottobre 2023 portava con sé oltre -7.057.448 euro di perdite accumulate, che l’assemblea ha dovuto coprire abbattendo il capitale sociale; un indebitamento di 25.702.000 euro, di cui banche per 10,6 milioni, 9,7 milioni di fornitori, altri debiti 5,4 milioni di euro; una flotta di mezzi già vetusta, una carenza di capacità finanziaria per sostenere nuovi investimenti in mezzi per i quali erano già stati presi impegni di acquisto. Tra i problemi ereditati ci sono anche i contratti di servizio sottoscritti dalle precedenti amministrazioni, i quali rendono di fatto rigido e immutabile il valore dei corrispettivi riconosciuti alla società».

Come si è mossa l’amministrazione Silvetti? «Consapevoli di questo, noi, a differenza delle precedenti amministrazioni di sinistra, abbiamo attivato il tavolo di gestione tecnica per trovare soluzioni nell’ambito del contratto; favorito interventi regionali e comunali con ulteriori 2 milioni a valere sul 2024 destinati proprio per perequare i corrispettivi. Il paradosso – conclude il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti – è che chi ha trascurato l’azienda nel decenno 2013/2023 e l’ha portata in una situazione di crisi, critichi chi è costretto a predisporre un piano di risanamento per poter salvare il Tpl e centinaia di posti di lavoro delle persone che occupa con denunce elettorali dal tono quasi commovente.. Note come lacrime di coccodrillo. I primi a dover fare il tifo per il buon esito di un risultato di interesse comune per tutti i cittadini dovrebbero essere anche coloro che avevano responsabilità da soci di maggioranza con compiti di vigilanza. Gli stessi invece si permettono anche di criticare e di continuare a confondere le idee pubblicamente a fini elettorali , nonostante le evidenti responsabilità di cui si sono resi responsabili per anni. Abbiamo ben chiara la situazione e la rotta da tenere potendo confermare che vi è la volontà politica di mantenere il controllo pubblico del pacchetto di maggioranza (assieme alla provincia); aprire comunque all’aumento di capitale ai Soci privati (51% pubblico): mettere l’Azienda in sicurezza economica finanziaria e di approvare il Bilancio 2024 senza conseguenze; varare un piano di risanamento ed un Piano Industriale da sottoporre alle Rappresentative Sindacali a Settembre. Questa è la Politica che intendiamo portare avanti e riteniamo per davvero che non vale la pena tornare pericolosamente indietro» chiude Silvetti.

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