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Deluso, ma con la certezza che il futuro può riservare nuove vittorie per il giovane talento dell’atletica anconetana. Il 19enne Simone Barontini della Sef Stamura chiude il mondiale con un quinto posto che vale molto meno di quanto espresso in questa competizione under 20 di Tampere in Finlandia. Nella finale degli 800 metri Simone Barontini viene condizionato da una caduta degli avversari. Dopo 350 metri il momento decisivo: cade per un contatto il britannico Lonsdale e il 19enne della Sef Stamura Ancona deve saltarlo per non finirgli addosso. La gara, a quel punto, è praticamente compromessa perché il mezzofondista allenato da Fabrizio Dubbini è costretto agli straordinari per ricucire sul gruppetto di testa. Alla fine l’amarezza è tanta, senza l’inconveniente avrebbe potuto competere con il duo keniano, d’oro e d’argento, Solomon Lekuta (1:46.35) e Ngeno Kipngetich (1:46.45). Tra gli europei, meglio dell’1:51.08 di Barontini che nel patatrac rimedia anche una botta alla caviglia sinistra, c’è soltanto l’1:47.27 del belga Eliott Crestan. Il marchigiano, da sesto che era, sale al quinto posto per la squalifica dell’algerino Oussama Cherrad, che porta al bronzo il belga. “Stavo benissimo, avevo impostato la gara come mio solito, partenza controllata e finale forte – racconta Barontini -. Sono sicuro che tornando a casa, a mente fredda, saprò assimilare quanto di bello mi ha dato questo mondiale e superare l’amarezza.”
Mondiali U20: Simone Barontini da record conquista la finale
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