«La Provincia di Ancona in merito alla qualifica di Conerobus, sino ad ora, si è sempre attenuta alla sentenza del Tar delle Marche (n. 840 del 6/12/2021), che ha definito Conerobus s.p.a soggetto non in controllo pubblico. Ora la Corte dei Conti torna nuovamente sul tema definendo la società controllata. Questa nuova pronuncia ci impone di effettuare attente valutazioni». Il presidente della Provincia di Ancona Daniele Carnevali interviene sulle querelle Conerobus spiegando che la sentenza del Tar Marche, passata in giudicato, rappresenta, sino ad oggi, l’unico dispositivo riguardante direttamente la stessa Conerobus.
«Qualunque interpretazione o orientamento nuovo potrebbe riguardare soltanto il futuro». Alla luce di questo nuovo elemento la Corte dei Conti «ha invitato questa Amministrazione – riprende Carnevali – a rivedere le proprie valutazioni in merito alla qualificazione della stessa quale “società a controllo pubblico, con conseguente adeguamento alla normativa di contesto». Il presidente Carnevali, preso atto di questo invito dalla Corte, ha chiesto allora, per avviare una nuova riflessione sulla questione, «di convocare tempestivamente l’Assemblea dei soci affinché si possa procedere ad una attenta valutazione, fornendo un riscontro nel tempo utile per la revisione delle società partecipate, che come noto è un atto che si approva a fine anno».
Ma la querelle società partecipata o controllata, non deve secondo il Presidente Carnevali distogliere l’attenzione dei soci dalla preminente questione che si sta affrontando in questi giorni, ossia l’effettiva liquidazione delle risorse integrative del Tpl individuate dalla Regione con delibera di indirizzo del maggio scorso, ma ancora non arrivate. «Sono certo che gli enti coinvolti siano consapevoli che la variabile tempo in questo caso non è indipendente, ma dipendente in quanto condizionerà le strategie e la riorganizzazione futura dell’azienda» conclude Carnevali.
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