
di Sabrina Marinelli
Truffa a un anziano sventata da Daniela Agostinelli, sovrintendente capo della Polizia locale del Comune di San Costanzo, molto conosciuta a Senigallia dove ha lavorato per diversi anni a contatto con i cittadini nella pattuglia esterna per le vie della città, spesso in moto.
Adesso abita a Marotta dove mercoledì pomeriggio ha salvato il suo vicino 87enne dalle grinfie di un truffatore, che si era già introdotto in casa. Era nella sua abitazione di via Giove, fuori servizio, quando a un tratto ha sentito una persona presentarsi come carabiniere. La finestra era aperta, si è affacciata e ha visto un uomo sull’uscio di casa del vicino. Si è subito insospettita. Così è scesa per andare a controllare. La porta era aperta e quell’individuo, nel frattempo, era entrato nell’abitazione. Era già in salotto. E’ apparso subito ben chiaro cosa stesse accadendo.
«Sul tavolo c’erano diversi soldi e gioielli – racconta Daniela Agostinelli –, il mio vicino invece era al telefono con qualcuno che sosteneva di essere un carabiniere. Gli aveva detto che il figlio aveva avuto un incidente e che servivano soldi. La solita scusa». A quel punto, essendo evidente il tentativo di raggiro in corso, ha detto che avrebbe chiamato lei i carabinieri. quelli veri però. Così ha fatto. Ha quindi chiuso la porta, per bloccare il finto militare in borghese. Lui però ha raggiunto in tutta fretta la finestra e si è lanciato dal balcone del piano rialzato, dove si trova l’appartamento. E’ riuscito a dileguarsi ma il bottino era salvo. Non aveva fatto in tempo a prenderlo. Tutto ciò che aveva trovato in casa l’anziano, per un ammontare di svariate centinaia o forse anche migliaia di euro, l’aveva riposto sopra il tavolino, in attesa di indicazioni. Questione di minuti e lo sconosciuto avrebbe preso tutto per poi svignarsela. Il tempismo della donna è stato decisivo. Nel frattempo è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri che ha raccolto le testimonianze sia dell’anziano che della preziosa vicina di casa. Le indagini sono in corso.

«Purtroppo in molti tentano questo raggiro e, seppure ormai sia noto nelle modalità, spesso riesce – dice – perché quando un anziano sente che un familiare ha bisogno di aiuto, si attiva subito. Quello che deve essere ben chiaro è che mai le forze dell’ordine si recano a casa della gente a chiedere soldi e nemmeno gioielli».
Lo schema è sempre lo stesso: un uomo chiama presentandosi come carabiniere per informare che un familiare ha avuto un incidente. Servono subito soldi. Per l’avvocato, se è stato lui a provocarlo. Nel caso di mercoledì non è ben chiaro, perché l’87enne si è spaventato e non ha capito a cosa servissero. Il truffatore al telefono, solitamente, informa che manderà qualcuno a casa a prenderli e che, se non si hanno abbastanza contanti, vanno bene anche i gioielli purché siano in oro. Trattiene infine la vittima al telefono fino all’uscita del complice, per evitare che questa possa chiamare il figlio o l’eventuale familiare citato nel raggiro, scoprendo che è tutto un bluff.
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