Nell’ambito del progetto denominato “Wanted”, mirato alla ricerca e alla cattura di latitanti di elevato spessore, con particolare riguardo a bersagli ricercati in cooperazione con le autorità estere, i poliziotti del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile dorica, hanno rintracciato, in cooperazione con la polizia francese, un tunisino residente in provincia di Ancona, resosi irreperibile a seguito della condanna definitiva per i reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, con il vincolo della continuazione.
La condanna a seguito dell’indagine condotta nel 2018 dagli investigatori della Squadra Mobile di Ancona, coordinati dalla procura dorica, a seguito della denuncia della ex moglie, permettendo di accertare una serie di condotte violente messe in atto nel periodo che va dall’anno 2014 al 2018.
Dalle indagini, infatti, è emerso che l’uomo, in diverse occasioni, nel corso degli anni, avrebbe usato violenza fisica nei confronti della donna, colpendola con schiaffi e pugni, e l’avrebbe costretta a subire rapporti sessuali violenti. Il tutto aggravato dalla costante presenza della figlia minorenne della coppia, che avrebbe assistito impotente alle violenze attuate dal padre nei confronti della madre. Circostanze che hanno indotto il tribunale per i Minorenni di Ancona ad emettere un decreto di sospensione e successivamente un decreto di decadenza dell’esercizio della responsabilità genitoriale.
L’uomo, condannato in via definitiva a 7 anni di reclusione, poco prima dell’emissione della sentenza di condanna ha fatto perdere le proprie tracce.
Gli investigatori della Squadra Mobile dorica, nelle more dell’attività di ricerca del latitante, dopo un’attenta e meticolosa ricerca effettuata mediante pedinamenti digitali, sono riusciti ad individuare alcuni profili riconducibili al ricercato. Dall’analisi approfondita dei dati acquisiti, gli investigatori lo hanno trovato in una cittadina francese a sud di Parigi.
A conferma di quanto scoperto dai poliziotti, la polizia francese appositamente attivata a seguito del provvedimento che prevede l’estensione delle ricerche in ambito internazionale, ha fornito elementi incontrovertibili relativi alla presenza del ricercato sul territorio francese.
Lo scorso 27 agosto è stata data quindi esecuzione al mandato d’arresto europeo emesso a carico del ricercato, arrestandolo ai fini estradizionali.
Il 28 novembre, le Autorità francesi hanno estradato il condannato, consegnandolo alle Autorità italiane per l’esecuzione della condanna a suo carico.
L’uomo, giunto sotto scorta all’aeroporto di Roma – Fiumicino, dopo la stesura degli atti di rito è stato accompagnato nel carcere di Viterbo per l’espiazione della pena.
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