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Il Cavaliere delle zucche giganti
lancia la sfida elettorale:
“Offagna deve e può farcela”

L'INTERVISTA - Mario Muscoloni, offagnese doc che abita a Jesi, è famoso per il suo orto da record. E' pronto a correre come candidato al consiglio comunale. "Metterò a disposizione la mia esperienza politica nel Psi - dice- Il prossimo sindaco dovrà attorniarsi di una squadra di giovani e ricominciare da cultura e turismo. La fusione con Osimo? E' prematuro parlarne"

 

di Maria Paola Cancellieri

Il ‘Cavaliere delle zucche giganti’, al secolo Mario Muscoloni, lancia la sfida agli offagnesi e li invita ad affrontare con serenità le prossime elezioni amministrative, il nodo dei conti pubblici e della fusione con altri Comuni. Poi si mette in gioco e annuncia: “Sono pronto a dare il mio contributo e a candidarmi come consigliere comunale, se qualcuno vorrà accogliermi in lista”.

Mario lei è un offagnese doc, anche se abita da tempo a Jesi, e non teme le sfide (leggi l’articolo). Vanta il record marchigiano per aver cresciuto nell’orto una zucca mastodontica di 550 chili, grossa come la carrozza di Cenerentola e adesso sta sperimentando le colture idroponiche. E’ vero che è anche pronto a candidarsi per il nuovo consiglio comunale di Offagna?

“Se qualcuno mi vorrà nella sua squadra, metterò a disposizione l’esperienza politica maturata in tanti anni di attivismo nel Psi per la mia città natale. Sono stato vice segretario del Psi a Jesi e mi piacerebbe molto poter contribuire alla rinascita di Offagna, un paese con tante risorse culturali e turistiche. Che deve e può ricominciare a vivere anche dopo il dissesto finanziario”.

Mario Muscoloni con una delle sue zucche giganti

Le difficoltà però non mancano…

“E’ un momento difficile ma tutti insieme possiamo farcela. Io amo pedalare e i ciclisti sanno bene che quando si incontrano le difficoltà di percorso, i colleghi di squadra fanno la differenza”.

Che consiglio si sente di dare ai prossimi candidati a sindaco? Mancano pochi mesi al voto…

“Il primo consiglio è quello di non avere paura. Quello che è stato, ormai non può che evolvere verso una risoluzione. E’ evidente che le casse comunali sono in dissesto finanziario (leggi l’articolo) e chiunque deciderà di candidarsi non potrà promettere progetti impossibili ai concittadini perché poi dovrebbe assumersi la responsabilità della mancata realizzazione. Apprezzo l’iniziativa del commissario prefettizio Basilicata di voler comunicare alle associazioni in una prossima assemblea lo stato dei conti comunali. Ma basta andarsi a leggere gli atti pubblicati all’albo pretorio del Comune per rendersi conto della situazione. Gli offagnesi ne sono consapevoli. Sarebbe opportuno che in questa fase così delicata si candidassero persone con esperienza amministrativa svolta magari in altri enti ma supportate da una squadra di giovani e persone che vogliono mettersi in gioco per la prima volta per la propria città”

Il riferimento è  a qualcuno dell’ultima amministrazione comunale dimissionaria?

“No, in generale a chiunque conosca le dinamiche di funzionamento della macchina amministrativa. La situazione è complessa e serve qualcuno di esperienza almeno come primo cittadino”.

Tra i 1900 abitanti del borgo medievale ci persone pronte a raccogliere questa scommessa?

“Mi auguro proprio di sì. Il dato di partenza è che tutti gli offagnesi auspicano che questo Comune resti autonomo come lo è dal XV secolo. L’eventuale fusione con altre realtà, ipotesi paventata da altre città, sarà un passo che si valuterà solo se la necessità ci costringerà a farlo. E comunque è un percorso che deve avviare il nuovo sindaco con i consiglieri comunali, che farà pronunciare sulla fattibilità gli offagnesi con l’eventuale referendum. Trovo che sia stata davvero inopportuna la mozione proposta dei consiglieri comunali di Osimo de gruppo L’Altra Osimo con la Sinistra, votata dalla Sala Gialla di Osimo (leggi l’articolo). Gli osimani hanno fatto i conti senza l’oste, come si dice, perché la decisione spetta semmai prima ad Offagna e non è detto che l’interlocutore per la fusione sia Osimo. Potrebbero anche essere Ancona o altri Comuni. Chissà”.

Il Comune di Offagna

Considerato che a breve inizierà la campagna elettorale, secondo lei quali cavalli di battaglia dovrebbero includere nel programma amministrativo i singoli candidati a sindaco?

“Io suggerirei di incentrare la campagna elettorale su un progetto di rilancio culturale e turistico per la città: il museo Paolucci è chiuso come la Rocca. Il monastero delle suore potrebbe essere aiutato a diventare un ostello. Servono solo idee nuove e poco costose che possano fare da catalizzatore alle ricchezze già presenti nello scrigno di Offagna”.

Lei come gregario a quale ‘sindaco’ tirerebbe la volata?

“Ah no, i nomi non li faccio. Questo sarà il tempo della generosità, fondamentale per cambiare le sorti di Offagna. Sono convinto che chi si farà avanti sarà ben motivato e determinato a far crescere il paese con l’aiuto di tutti”.

 

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