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Assaltavano le slot machine
e si filmavano con i soldi su Facebook:
sgominata banda di romeni (Video)

OSIMO - L'operazione 'Money changing machine' è stata portata a termine dai carabinieri di Osimo che hanno sorpreso quattro componenti della gang mentre assaltavano le macchinette di un'area di area di servizio di Falconara
Il colonnello Stefano Caporossi illustra l'operazione 'Money changing machine'

Le immagini della videosorveglianza che ripredono gli uomini armati di martello mentre svaligiano le slot machine

 

 

Dopo i colpi si riprendevano con il telefonino mentre sventolavano le banconote e postavano i video trionfali su facebook. Una leggerezza che ha segnato il loro destino. Quello con le immagini sullo sfondo della stazione ferroviaria di Ancona, nella contestualizzazione spazio-temporale, è stata la loro condanna, una prova schiacciante che li ha incastrati del tutto. I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo hanno sgominato una banda di rumeni insospettabili che di giorno lavoravano in cantiere edili, e di notte da mezzonotte alle 4,  commetteva furti nei locali.

I quattro componenti si facevano strada a colpi di mazza per depredare le slot machine o le colonnine cambia soldi nelle aree di servizio ed i colpi venivano messi a segno con il supporto di auto e furgoni rubati in precedenza nell’Anconetano. L’operazione ‘Money changing machine’ è stata illustrata stamatttina, nel corso di una conferenza stampa al Comando Compagnia dei carabinieri di Osimo, dal colonnello Stefano Caporossi, comandante del Comando provinciale dell’Arma di Ancona e dal luogotenente Luciano Almiento, che guida il Norm di Osimo.

Il colonnello Caporossi ed il luogotenente Almiento durante la conferenza stampa di stamattina nella caserma di via Saffi a Osimo

L’arresto – Per gli undici casi accertati è stato quantificato un danno complessivo superiore ai 30 mila euro. L’ultimo capitolo di questo romanzo è stato scritto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, quando i militari della Compagnia di Osimo, coordinati dal capotano Raffaele Comforti e dal luogotenente Luciano Almiento, hanno localizzato l’Audi A6 sulla qual viaggiavano i banditi che poco prima aveva tentato un furto nell’area di servizio Eni di Falconara. Due dei quattro, C.I.L. di 22 anni e P.D. di 27 sono stati bloccati e arrestati in flagranza per furto aggravato, poi anche gli altri due, C.I. di 37 anni e C.T. di 30 sono caduti nella rete. Per tutti è stato eseguito il fermo d per i reati di furto aggravato continuato. Ieri, tre dei quattro fermi sono stati convalidati dal Gip. Sono rimasti tutti rinchiusi nel carcere di Montacuto di Ancona, eccetto C.T., che pur indagato, è stato rimesso in libertà perché gli elementi indizianti a suo carico non sono stati al momento considerati qualificati dalla gravità necessaria per l’adozione di misure cautelari.

La banda – Secondo i carabinieri i furti venivano perpetrati da un ‘sodalizio’ ben organizzato, composto da 4-6 persone, che studiavano a tavolino i minimi particolari dei colpi, gli obiettivi, le vie di fuga, le caratteristiche culturali e morfologiche del territorio, il tutto poi supportato da specifici sopralluoghi e da una base operativa, ed agiva secondo un preciso modus operandi.

Il modus operandi – Le modalità operative erano sempre le stesse. Non c’era un vero e proprio studio che gli permetteva di pianificare i colpi, ma la banda gravitava nelle aree prese a bersaglio per una quindicina di giorni per poi tornare nel proprio paese di origine per una settimana, riorganizzarsi dal punto di vista logistico, dei complici e delle auto. Una volta rientrati in Italia con il pretesto di lavorare in cantiere, di notte assaltavano i locali e dopo i colpi abbandonavano le auto in precedenza rubate. Tutte le notti del periodo di permanenza in Italia commettevano un furto o almeno cercavano di portarlo a termine. La sera prima di essere estati arrestati erano stati fermati alla Baraccola da una pattuglia della polizia di Ancona su segnalazione di qualcuno che li aveva notati, ed erano stati tutti e quattro denunciati per possesso di arnesi da scasso. Imprevisto che non li aveva però fatto desistere.

Un assalto a colpi di martello e calci ripreso dalla videosorveglianza

Anzi quella sera dalle 22 fino alle 4 avevano vagato tra Ancona, Chiaravalle, Falconara e poi a Castelferretti dove poi  hanno sferrato l’assalto. Prima di rubare le slot machine, di solito svolgevano un sopalluogo di mattina nei locali e poi con auto attrezzata con ganci-traino colpivano nella nottata. Tra gli obiettivi da depredare c’era anche il Simply di Loreto, ma per un problema tecnico, l’auto rubata a Senigallia è andata in panne, la banda ha desistito. Per sfondare gli ingressi e violare le slot utiizzavano mazze prelevate dai cantieri dove saltuariamente lavoravano (con la refurtiva sono stati recuperati arnesi da scasso). Diverse le auto che sono state cambiate nel corso del tempo, tra queste persino un’auto inglese con guida a destra utilizzata per alcuni furti, poi altre vetture con targhe tedesche e bulgare. Una seconda macchina quella loro, ‘pulita’ con targa straniera (l’Audi A 6) veniva parcheggiata poco distante. Ora le indagini proseguono per verificare se ai quattro può essere attribuita la responsabilità di altri fatti.

L’avvio delle indagini – Le indagini erano partite, a seguito dei fatti delittuosi verificatisi la notte del 20 gennaio 2017 nei Comuni di Sirolo e Numana, quando ignoti avevano consumato il furto dell’autovettura Ford Fiesta targata, con la quale tentarono subito dopo il furto presso il locale slot achine “Bar Eni Caffè”, iniziavano, sotto la direzione della Procura della Repubblica del Tribunale di Ancona, il pm Rosario Lioniello, una peculiare e certosina attività di indagini. L’operazione Money changing machine nasce con uno scopo ben preciso e cioè quello di arginare il fenomeno delle recrudescenza dei furti in danno locali slot- machine e colonnine self service di autolavaggi, ad opera di gruppi criminali, fenomeno che dalla fine del 2016 e sino ad oggi, si è esteso in tutta la Regione Marche e non solo, soprattutto nella Provincia di Ancona ed anche in quelle di Macerata ed Ascoli Piceno. Per tale motivo i Carabinieri della Compagnia di Osimo, nel mese di febbraio 2017, diretti dal capitano Raffaele Conforti, crea alla dipendenza del locale Nucleo Operativo, guidati dal Luogotenente Luciano Almiento, un “gruppo speciale” creato proprio per fronteggiare tale fenomeno che ormai era in continua espansione.

I furti – Sono undici i colpi già accreditati alla banda. Altri episodi ancora senza autore sono però al vaglio dei carabinieri di Osimo che ora dovranno incrociare e interpolare i dati dei tabulati telefonici con quelli dei quali sono già in possesso. Per tradurre le frasi scambiate al telefono tra i quattro individui è stato necessario l’apporto di un interprete. Di seguito i furti imputati alla banda:

– 20/01/2017, in Sirolo, furto dell’autovettura Ford Fiesta e tentato furto in Numana presso il locale slot-machine “BAR ENI” ove sfondavano le porte vetrate di accesso e danneggiavano seriamente l’armadio metallico cambia denaro – danno complessivo causato pari a euro 3000 euro;

– 19/03/2017 in Castelfidardo furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno del Distributore Total ERG.- danno complessivo causato pari a 2000,00 euro;

– 22/03/2017 in Castelfidardo  altro furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno del Distributore Total ERG.- danno complessivo causato pari a 1000 euro;

– 23/03/2017, in Montecassiano (MC), furto ai danni dell’autolavaggio TIVOLI Carlo – danno complessivo causato 4000 euro;

– 23/03/2017, in Loreto, furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno del distributore “DISCOUNT” – danno complessivo causato 2000 euro;

– 24/03/2017, in Civitanova (MC) furto ai danni dell’autolavaggio DANILO Carburanti – danno complessivo causato 2000 euro;

– 24/03/2017, in Civitanova (MC), furto ai danni dell’autolavaggio ADRIA – danno complessivo causato 2500 euro;

-25/03/2017, in Senigallia, furto del veicolo Fiat Fiorino di proprietà del Comune, che successivamente veniva parcheggiato in Loreto nei pressi dell’ipermercato Ipersimly, probabilmente per perpetrare un furto, non commesso, ai danni di un esercizio/locale presente nelle vicinanze;

– 04/04/2017, in Falconara, furto dell’autovettura Ford Mondeo e successivo furto ai danni del locale slot-machine Bar Derby – danno complessivo causato pari a 4000 euro;

– 08/04/2017, Castelferretti furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno dell’area di servizio ESSO – danno causato pari a 3000 euro

– 08/04/2017, Falconara, furto ai danni dell’autolavaggio presente all’interno dell’area di servizio ENI – danno causato pari a 4500 euro.

I capi di imputazione – I quattro devono rispondere in concorso di furto pluriaggravato ai danni di locali slot- machine e colonnine self service di autolavaggi.

(m.p.c.)

 

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