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Veterinario ucciso nell’agguato,
indagini anche nel mondo dell’ippica (Video)

OMICIDIO DI OSIMO - Diversi gli aspetti ancora da chiarire sull'assassinio di Olindo Pinciaroli. I carabinieri non escludono che la rapina possa essere stata un diversivo. Dimesso il collaboratore, interrogatorio in caserma
Le indagini sul posto con il pm Marco Pucilli

Il furgone dove è stato ucciso il veterinario

 

 

E’ stato dimesso poco prima delle 16, dall’ospedale di Osimo, Valerio Andreucci, il 23enne originario di Ascoli, collaboratore saltuario di Olindo Pinciaroli e che stamattina ha assistito all’omicidio del veterinario (leggi l’articolo). Mentre i sanitari del pronto soccorso lo medicavano dalle escoriazioni presenti sulle mani (non avrebbe alcun taglio o ferita sulle braccia) il ragazzo che sarebbe riuscito a fuggire dal commando di rapinatori è rimasto in silenzio. Accanto a lui sono rimasti sempre due carabinieri. Ai militari il giovane aveva poco prima dato la sua versione dei fatti (leggi l’articolo). Dopo le cure è stato accompagnato nella caserma di via Saffi dove sarà nuovamente ascoltato dal Pm Marco Pucilli e dagli uomini del capitano Raffaele Conforti. La sua testimonianza sarà preziosa per ricostruire i fatti e comporre un quadro investigativo preciso che aiuti a chiarire il movente della presunta rapina finita male. Sempre che di rapina si sia trattato, non è escluso infatti che la sparizione dei portafogli possa essere stato solo un diversivo. E che dietro l’omicidio possa esserci un qualche regolamento di conti legato proprio al mondo dei cavalli. Diversi gli aspetti che non tornano. Primo fra tutti il fatto che gli assalitori pare sapessero perfettamente dove sarebbe passato il furgone del veterinario e a che ora. Tra l’altro in una strada che non è propriamente la più breve per raggiungere Polverigi da Montelupone. Per questo i militari dell’Arma scandaglieranno a fondo la vita, le conoscenze e le abitudini dei protagonisti di questa tragica vicenda. Di cui, tra l’altro, si occuperanno anche i Ris di Roma ai quali saranno inviati i campioni prelevati sul luogo dell’omicidio. Per adesso quindi solo ipotesi investigative senza nessuna conferma. Dopo una prima sommaria ricognizione svolto sul posto, il corpo del medico presenta ferite a torace, all’addome e ad un gluteo, ed escoriazioni al volto e al collo. Potrebbe essere sceso dall’ambulanza, guidata dal collaboratore, tentando di mettersi in salvo, venendo però investito.

Olindo Pinciaroli

L’aggressione è avvenuta prima delle 9.30. «Sono uscita di casa per andare a fare la spesa con mio figlio verso le 8.30 e quando siamo rientrati alle 9.30 ho notato quel furgone fermo sul ciglio della strada – racconta S.C., 70 anni, proprietaria di una delle due ville che si trovano nelle adiacenze del luogo del delitto – Non mi sono incuriosita più di tanto nel vedere l’ambulanza veterinaria, anche se sembrava fuoristrada, perché proprio in quell’area si addestrano i cani per la caccia. Pensavo che si fosse ferito qualche cane in fase di addestramento. La portiera del furgone sul lato passeggeri era aperta mentre quella del guidatore era chiusa. Poco dopo ha visto arrivare la pattuglie dei carabinieri. L’eliambulanza è atterrata sul campo davanti al furgone due volte dopo aver fatto un giro di perlustrazione». La donna ha anche fornito una coperta ai carabinieri per avvolgere il 23enne, ritrovato dopo più di un’ora dall’inizio dell’allarme a circa un chilometro dal furgone.

(m.p.c.)

(Foto Giusy Marinelli)

Il comandante Raffaele Conforti e Il maggiore Americo Di Pirro, comandante del Reparto Operativo dei carabinieri Ancona

 

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