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Sala Gialla 2016: ecco i consiglieri
più presenti e quanto guadagnano

OSIMO - L'anno scorso sono state convocate 18 sedute nella sala consiliare di Osimo e sono state discusse 76 delibere nel corso di 202 votazioni. La presidente Andreoni e il sindaco tra i più assidui ai lavori consiliari. Il parlamentino cittadino pesa 14.264 euro lordi l'anno sui bilanci del Comune

La presidente del Consiglio comunale di Osimo, Paola Andreoni cn il sindaco SImone Pugnaloni

Comprendo e ammiro l’impegno, la passione impressa dai consiglieri di minoranza, ma il mio compito è quello di far rispettare il regolamento, fatto di regole condivise. E se qualcuno va fuori tempo o tema, io sono costretta a richiamarlo. Se qualche volta ci sono stati momenti di tensione è proprio perché non sono state rispettate quelle regole condivise. So però di essere rispettata nel mio ruolo e questo mi rende soddisfatta perchè non è una passeggiata gestire i 25 componenti dell’assise osimana, tutti competenti. All’opposizione poi ci sono persone che hanno una storia di 15 anni di governo e sono quindi capaci di produrre atti di alto profilo. Il fermo richiamo alle regole è arrivato stamattina dal presidente del consiglio comunale di Osimo, Paola Andreoni, nel corso della consueta conferenza stampa di resoconto sull’attività svolta dalla Sala Gialla nell’anno appena trascorso.

SEDUTE E DELIBERE – Il report racconta che nel 2016 sono state convocate 18 sedute nella sala consiliare di Osimo e sono state discusse 76 delibere nel corso di 202 votazioni. L’attività di controllo si è espressa con 28 interrogazioni e un’interpellanza mentre 11 sono state le mozioni e14 gli ordini del giorno dibattuti, 11 dei quali presentati dalla minoranza “a dimostrazione – sottolinea la presidente – di come siano state garantite al massimo le prerogative delle opposizioni. Nel 2016 la partecipazione ai lavori del consiglio è tornata ad essere assidua anche per il ritorno in aula del gruppo liste civiche dopo la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso elettorale”.

Gli scranni della maggioranza osimana

I COSTI DELLA SALA GIALLA – Ed è davvero la passione ad animare l’impegno dei consiglieri osimani perché c’è un’adeguata contropartita economica a ristorarla. Il parlamentino cittadino pesa, infatti, poco sui bilanci comunali. Le spese relative alla sua gestione, comprensive di gettoni di presenza per la partecipazione alle sedute del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari (32 euro lordi) e permessi per i consiglieri lavoratori dipendenti, si sono mantenute costanti nell’ultimo biennio. Ammontavano a 14.552,99 euro lordi per l’anno 2015 e si sono attestate sui 14.264,92 euro lordi il 2016, per un gettone di presenza, a seduta e a testa, di 32 euro lordi che solo la consigliera Monica Bordoni (liste civiche) ha rinunciato a incassare tra i 24 eletti. Alla presidente spetterebbe un’indennità di circa 1400 euro lordi al mese, ma come dipendente pubblica, per legge, ne percepisce l’esatta metà che al netto si riduce a 350 euro.

La seconda carica istituzionale del Comune di Osimo ha tenuto anche a puntualizzare “che negli ultimi 12 mesi, il consiglio ha sempre avuto il numero legale, concetto che va distinto dalla partecipazione della maggioranza – ha detto – perchè se in aula ci sono 13 presenze, tra maggioranza e minoranza, il consiglio è valido. Quindi spesso le opposizioni parlano erroneamente di mancanza del numero legale solo perchè vedono magari assentarsi dall’aula qualche rappresentante della maggioranza”.

I banchi delle minoranze osimane

I PIU’ PRESENTI IN AULA E ALLE VOTAZIONI – La classifica su presenze e assenze dei consiglieri nel 2016 conferma nell’olimpo del 100% di partecipazione alle sedute la gran parte della maggioranza a partire dalla stessa Andreoni e dal sindaco Pugnaloni. Hanno un numero inferiore di presenze, ma irrisorio, solo i consiglieri Balestrieri (17 su 18), Capotondo (14 su 18), Carlo Catena (15 su 18). E’ più che buona anche la partecipazione ai lavori consiliari della minoranza: la consigliera Andreoli (M5S) è stata presente 12 volte su 18, i consiglieri Monticelli (M5S) , Araco (gruppo misto) e Antonelli (Liste civiche) 13, Giacchetti e Palazzini, Latini (tutti liste civiche) e Mariani (gruppo misto) 15, Scarponi (lisyte civiche) 16 e Bordoni 17. A tutte e 202 le votazioni hanno preso parte la presidente del consiglio, a più del 90% il resto della maggioranza e la percentuale si abbassa di poco tra i consiglieri di minoranza. Alle opposizioni invece, ma sta nella logica dei ruoli, spetta la maglia nera del numero di astensioni: il consigliere Monticelli ad esempio su 202 votazioni, 112 volte si è pronunciato per un si o un no ma ben 48 volte si è astenuto e così la collega del gruppo M5S Andreoli su 101 ha manifestato 38 astensioni.

LE COMMISSIONI – L’anno scorso non si sono mai riunite la commissione Scuola, Sanità e Attività produttive ma per assenza di argomenti di competenza, mentre le conferenze dei capigruppo son state 2, una riferita alle modifiche del regolamento, l’altra alla gestione della mole delle 80 mozioni presentate dalle liste civiche. “Avrei voluto decidere con la maggioranza del gruppo le modalità per smaltire tutte quelle mozioni pregresse in deroga al regolamento comunale – ha evidenziato l’Andreoni – ma non c’è stata maggioranza e non potevo decidere io da sola”.

(m.p.c.)

 

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