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“No hotel al Cardeto”,
le associazioni tappezzano
la città di striscioni

ANCONA - A2O, Heval e Ora insieme nella campagna contro l'albergo all'ex Caserma Stamura. "Stiamo lavorando ad una alternativa, seguiamo l'esempio dell'ex Mutilatini e del comitato Portonovo per tutti" scrivono gli attivisti

 

Blitz nella notte delle associazioni A2O, Ora e spazio comune Heval per fermare il progetto dell’albergo all’ex Caserma Stamura nel cuore del parco del Cardeto. Le tre associazioni hanno esposto striscioni nei punti più visibili della città, ribadendo il messaggio. L’idea dell’hotel a due passi dal faro è stata ribadita la scorsa settimana dal sindaco Mancinelli (leggi l’articolo), che ha confermato come l’ipotesi stia andando avanti. Domani, giovedì 26, il sindaco ha in programma un incontro per convincere il Comitato Stamira, i cittadini che si sono riuniti per opporsi alla proposta. 

Non hanno dubbi invece le associazioni A2O, Ora e spazio Heval che insieme si stanno battendo contro la proposta e contro la variante urbanistica necessaria per la realizzazione dell’hotel. “Seguiamo il modello del comitato ex Mutilatini, stiamo lavorando ad una proposta concreta, che renderemo pubblica agli enti preposti, ai cittadini, e alla rete nelle sedi di discussione e riflessione che si creeranno nelle prossime settimane” si legge in una nota delle tre associazioni. “Intendiamo proporre una visione politica di lungo periodo che abbia come obiettivo quello di riavvicinare gli studenti e i giovani al Parco del Cardeto, nella tutela della fruizione pubblica e dell’ambiente unico del parco, e di riavvicinare l’Università alla vita attiva del contesto cittadino – continuano gli attivisti -. Cerchiamo una soluzione che eviti le perdite di tempo, potenzialmente rischiose per lo stabile, ma che non sia frutto della logica emergenziale volta ad ottenere un guadagno economico attuale, a discapito della comunità cittadina. Il fatto che la Giunta comunale abbia secretato l’accordo intercorso con la società delegata alla vendita dell’immobile, è il primo passo verso una gestione opposta a quella che noi auspichiamo. Sottolineiamo come l’esperienza del Comitato “Portonovo per Tutti” e dell’ex Mutilatini sia di rilievo e a prova della funzionalità di una decisione presa in maniera allargata e partecipata.”

(E.Ga.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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