Studente sorpreso con il cellulare durante la prova di matematica al liceo Corridoni-Campana di Osimo (leggi l’articolo), il caso arriva sul tavolo degli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche. Ma per l’invalidazione della prova e, dunque, le conseguenti esclusione del liceale dall’esame di maturità e bocciatura, non sarebbe bastata la solo applicazione del regolamento da parte della commissione d’esame. A sollevare il caso e a chiedere sanzioni per il ragazzo una rappresentanza dei genitori, di cui si è fatta portavoce la ex rappresentante di istituto e consigliera comunale, Maria Grazia Mariani. La giurisprudenza non vede alcun precedente di studente condannato con l’invalidazione dell’esame di maturità, nei casi di vicende simili. In più di un’occasione, il giudice ha sostenuto che la sola detenzione, ma anche l’uso del cellulare durante la prova non implicherebbe, di fatto, il tentativo di frode da parte del diplomando. Dovrebbe infatti essere accertato il tentativo del ragazzo a reperire informazioni utili alla soluzione della prova. A dettagliare la casistica e riportare le sentenze che hanno fatto scuola, Piergiorgio Lupparelli, nel suo “Manuale del perfetto presidente di commissione d’esame”. In una senteza del Consiglio di Stato del 2012, relativa ad una ragazza sorpresa a “colloquiare con il cellulare durante la prova d’esame”, si invita anche a tenere conto dello “stato d’ansia della giovane”. In altri verdetti, è stata l’analisi dei tabulati telefonici a scagionare gli imputati non evicendosi elementi compatibili con il tentativo di frode. Inutile dunque il divieto all’uso delle tecnologie ed il regolamento? Intanto il caso è arrivato sul tavolo degli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche.
(A. C.)
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Ogni sentenza e’ un caso a se. Comunque le regole vanno rispettate. Non si puo’ trovare ogni volta un pretesto o giustificazione per non farlo. E gli educatori dovevano applicare una sanzione magari con un voto basso. Come fanno a scuola quando beccano un ragazzo con il cellulare e affidano 6 in condotta. Il ragazzo non puo’ essere trattato come se non avesse combinato nulla di strano. Come al solito si punta il dito sul ragazzo dimenticando che chi ha sbagliato sono gli insegnanti/educatori
Piccolo politico in erba!