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Antenna a Collemarino,
assemblea infuocata:
“La Wind è disposta a spostarla”

ANCONA - Il sindaco Mancinelli ha incontrato i residenti del quartiere dove è stato installato il traliccio di telefonia: "Se non si riesce a farlo smantellare con l’iniziativa popolare, sarà fondamentale controllare continuamente il livello delle emissioni". Mentre si pensa a una manifestazione, spunta l'ipotesi di dislocarlo, purché rimanga sempre nel centro abitato (Foto e video)
Collemarino, assemblaa pubblica sull'antenna: l'intervento del sindaco Valeria Mancinelli

I cittadini di Collemarino all’assemblea pubblica sull’antenna

(foto e video di Giusy Marinelli)

Organizzare una manifestazione di protesta pacifica attorno all’antenna delle polemiche, chiedere controlli periodici dell’Arpam sulle emissioni radio, infine valutare una nuova collocazione per l’impianto di telefonia mobile che soddisfi le richieste del gestore Wind ma sempre nel centro abitato. Alle riunioni tra Comune di Ancona, Wind e Arpam potrebbe partecipare anche una delegazione di cittadini di Collemarino. Sono queste le proposte che ieri sera il sindaco Valeria Mancinelli ha delineato nel corso dell’assemblea pubblica ai residenti della frazione (leggi l’articolo). Durante l’incontro con gli amministratori, acceso e animato in alcuni passaggi, i cittadini sono tornati a mettere in luce la vicinanza immediata dell’impianto con una scuola e la spiaggia dove vanno al mare i bambini. Poi hanno riepilogato le scelte sbagliate che, a loro giudizio, hanno costellato l’iter autorizzativo.

Il sindaco Mancinelli, nel rimarcare l’impossibilità di intraprendere un nuovo contenzioso amministrativo (c’è la concessione ed è ormai impossibile fermare l’istallazione dell’impianto) ha offerto soluzioni pragmatiche alla platea, gremita e rumoreggiante.  Monitorare le emissioni nelle diverse ore della giornata ,chiedendo anche l’aiuto dell’Arpam, è una di queste come anche la costituzione di un comitato spontaneo dei cittadini, che se fosse sorto prima avrebbe potuto interagire nelle cause a tutela dell’interesse collettivo . “Mentre facciamo la rivoluzione e manifestate, io sarò al vostro fianco. Nel frattempo però l’antenna funziona e se non si riesce a far smantellare l’antenna con l’iniziativa popolare,– ha spiegato la Mancinelli – il fatto di controllare continuamente che le emissioni siano nei limiti di legge prestiti dall’Arpam, sarà fondamentale  perché se le emissioni superano i limiti di legge, l’amministrazione comunale ha potere di intervenire e sanzionare”.

Pur condividendo  la rabbia dei residenti, la prima cittadina ha ricordato che “il Comune si è opposto a quell’impianto in ogni modo. La variante era stata proposta alla Wind. Una variante giuridico-legale fatta oggi sulle autorizzazioni precedenti non incide niente e non sarebbe efficace. Sarebbe invece diverso se si potesse individuare un sito idoneo e che non susciti altrettanta reazione popolare”. Per stemperare la tensione ha inoltre rammentato che  “non si possono installare antenne sui binari e se anche spostassimo l’impianto dalla rotatoria, andremmo incontro agli stessi problemi perché dovremmo comunque sistemare l’antenna nel centro abitato, da qui a un chilometro. Wind è disponibile a spostare l’antenna ma devono coprire questa zona, sempre tra le case, non in campagna. Dislocare l’antenna di 400 metri con l’accordo di tutti mi sembra una sciocchezza. Se fosse stato facile vi pare che saremmo stati qui stasera (ieri per chi legge ndr) a farvi arrabbiare? Però se ne può parlare”.

Il sindaco ha poi difeso l’importanza del piano comunale 2008 per l’installazione delle antenne di telefonia che “non concentra gli impianti a Collemarino  – ha rimarcato – ma prevede siti anche a Portonovo vicino all’Hotel Internazionale. Insomma gli stessi vostri problemi li abbiamo anche negli altri quartieri. Quel piano fu approvato proprio per evitare una proliferazione incontrollata di impianti, lasciando all’iniziativa e alla contrattazione privata tra condomini e compagnie telefoniche la scelta di sistemare antenne su palazzi in mezzo ai quartieri. E’ servito a evitare il peggio”. Il piano che ha regolamentato la materia, in sostanza, ha fermato la proliferazione selvaggia di antenne sui tetti. L’alternativa per il futuro, anche ad Ancona, non è certo quella di cancellare gli impianti di radiofonia, se non si vuole bloccare il corso della tecnologia ma l’assemblea di ieri ha lasciato uno spiraglio aperto al dialogo.

LE REAZIONI – “La vicenda dell’obbrobrio dell’antenna telefonica di Collemarino con la colpevole programmazione da parte del Pd delle Aree di sviluppo che comprendevano esattamente quel fazzoletto di terreno, grida vendetta”. La pensa così il consigliere comunale Daniele Berardinelli  (Forza Italia Ancona) che ieri ha partecipato all’assemblea, seduto tra il pubblico. “La cosa che sorprende – aggiunge- è che il terreno previsto era sprovvisto di un’area verde sufficiente all’installazione dell’antenna essendo quasi totalmente occupato dalla sede delle strade. Sembrerebbe quasi che la rotatoria, che da sempre ha sollevato dubbi per la sua conformazione inusuale, sia stata progettata e realizzata apposta per ospitare la sede dell’antenna e della strumentazione annessa. E questo sarebbe ancora più grave nei confronti dei residenti di Collemarino”.

Secondo Belardinelli “non risultano convocati i ‘portatori di interessi diffusi costituiti in Associazioni o Comitati ai sensi dell’art. 9 della Legge 7/8/1990 n.241’ nel 2008 così come citati anche dall’allora Assessore Turchetti in rispetto dell’articolo 5 della Legge regionale 25 del 2001 e questo potrebbe essere motivo di un ricorso, così come il mancato rispetto delle norme del Codice della strada che negano la possibilità di costruire all’interno di rotonde strutture ingombranti potenzialmente pericolose per la circolazione. Risulta inoltre molto inquietante il parere espresso dall’Arpam in occasione di un’altra antenna in cui si spiegava la volontà di non rilasciare autorizzazioni in caso di siti frequentati per troppo tempo dalla popolazione. Sicuramente i cittadini di Collemarino non si arrenderanno e sarà importante la solidarietà di tutta la Città”.

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