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Picardi vs Sagramola
per la segreteria del Pd provinciale

ANCONA - La 39enne musicista ed avvocato, esponente dell'area Emiliano, lancia la sfida all'ex sindaco di Fabriano. Al centro del suo programma, la questione etica. «Il partito non è un ufficio di collocamento». Definita anche la mappa delle candidature dei circoli del capoluogo. Il voto domenica 22 ottobre

La candidata alla segreteria provinciale del Pd di Ancona, Valeria Picardi

 

L’anconetana Valeria Picardi sfida l’ex sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola per la guida del Pd della provincia di Ancona. L’ufficializzazione della candidatura della 39enne, musicista ed avvocato, componente del Cda della Fondazione Teatro delle Muse, l’altro giorno a poche settimane dal voto per il rinnovo della segreteria e dell’assemblea provinciale. Si vota domenica 22 ottobre, anche per le nuove cariche nei circoli territoriali. Espressione della mozione Emiliano durante l’ultimo congresso nazionale, Picardi ha rotto gli indugi pochi giorni fa, quando ormai i giochi sembravano chiusi con buona parte del partito provinciale, dai renziani all’area Dem ai sostenitori della mozione Orlando, avevano stretto le fila attorno alla figura dell’ex sindaco di Fabriano ed ex vice presidente della Provincia, sostenuto da molti sindaci e dai “big” del partito, che vedono in Sagramola la figura più adatta per ricostruire l’unità del partito provinciale e ridare vitalità ad un Pd in silenzio da tempo. L’ipotesi di una candidatura unitaria, più volte invocata, è per Picardi la volontà «di soffocare il dibattito ed il confronto che invece dovrebbe esserci in sede congressuale» e «quasi un affronto per iscritti e militanti. Il partito ha bisogno di dirigenti che siano all’altezza del loro compito, liberi di esercitarlo, scevri da conflitti di interessi e immuni da tentazioni autopromozionali − il manifesto della candidata di Ancona −. Un segretario deve essere libero di svolgere il proprio mandato senza rivelare alcuna sudditanza. Deve essere libero di definire, assieme al suo direttivo, la linea politica del suo livello territoriale. Non deve accadere che sia l’amministratore a dare la linea politica al partito, o addirittura surrogarlo in decisioni che sono sua esclusiva competenza. Se si assume un incarico di dirigenza nel partito, come la segreteria di un livello territoriale, si deve essere nelle condizioni di non aver mai conflitto con gli interessi che si andranno a curare». È la questione etica al centro del programma elettorale di Picardi. «Il segretario non proporre se stesso in alcuna elezione che si dovesse svolgere durante il suo mandato. Il partito non è un autobus né un ufficio di collocamento. Alla politica ci si avvicina con un percorso lavorativo proprio che prescinde da ciò che la politica potrebbe offrire. La politica non è un investimento su se stessi, è un donare tempo per qualcosa che è di tutti, ovvero l’amministrazione dello Stato e il benessere sociale».

Sfida lanciata, gli iscritti al Pd saranno chiamati alle urne domenica 22 ottobre, quando si voterà anche per i delegati all’assemblea provinciale e per il rinnovo delle cariche nei circoli territoriali. Quasi definita la mappa dei candidati al ruolo di coordinatori dei circoli del capoluogo per quanto riguarda la mozione Sagramola. Al primo circolo si punta su Romana Mataloni, ex assessore al Commercio del Comune di Ancona, dopo la decisione dell’uscente Massimo Frascarello di non ripresentarsi. Al secondo riconfermata la fiducia a Maria Pia Fizzano. Al terzo circolo la candidata è Elisabetta Iobbi. Riconferma anche al quarto circolo con l’ex consigliere comunale, Marco Moglie. Il quinto circolo finora guidato da Silvano Bragaggia deciderà il candidato nella riunione di domani (12 ottobre).

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