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Incompiuta di via Saline, Giorgetti (Confapi):
«Abbiamo chiamato Le Iene»

ANCONA – Il presidente dell'associazione delle piccole imprese denuncia l'interruzione dei lavori del ponte San Sebastiano, dopo che il cavalcavia era stato reso inagibile dai mezzi pesanti per la terza corsia dell'A14, tagliando dalla viabilità le frazioni di Sappanico, Paterno e le aziende della zona

I lavori interrotti in via Saline

 

“Se gli autori della trasmissione “Le Iene” accoglieranno il nostro invito e verranno ad Ancona per occuparsi dell’incompiuta del ponte di Via Saline, forse arriveremo finalmente ad ottenere il completamento dei lavori”. Così Giorgio Giorgetti, presidente di Confapi Ancona e Confapi Marche, a distanza di due anni dall’avvio dei lavori per il rifacimento del ponte di via Saline, torna a denunciare l’abbandono dell’opera che continua a causare disagi per residenti e imprese della zona delle frazioni di Sappanico e Paterno. Dal 2011 infatti la viabilità è interrotta, il ponte è stato danneggiato dal passaggio dei mezzi pesanti diretti al cantiere per la terza corsia dell’A14, isolando in questo modo cittadini e aziende. Senza il ponte di via Saline, per raggiungere Castelferretti viene utilizzata la strada di Barcaglione, inadatta per i mezzi delle imprese, oltre a comportare un allungamento dei tragitti e quindi traffico e spese per le aziende. I lavori  del ponte si sarebbero già dovuti concludere entro lo scorso giugno. “Non più tardi di tre mesi fa, a lavori nuovamente fermi, avevamo inviato una lettera al sindaco di Ancona Valeria Mancinelli ed all’Assessore ai Lavori Pubblici Paolo Manarini chiedendo se occorresse ricorrere ad azioni eclatanti per giungere finalmente ad una soluzione” – ha aggiunto Giorgetti.

Giorgio Giorgetti, presidente Confapi

“Non avendo ricevuto alcuna risposta ufficiale dall’amministrazione comunale ma avendo appurato che i lavori erano ripresi, abbiamo desistito dai nostri propositi per metterli in atto invece nei giorni scorsi ad un nuovo ingiustificato stop e senza avere certezza della ripresa dei lavori né sui tempi per il loro completamento”. “Noi non desisteremo fin quando non sarà restituita alla città un tratto (evidentemente periferico) della sua viabilità, ma che è pur sempre parte della città di Ancona” – ha assicurato il presidente di Confapi.

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