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Rogo al centro per anziani:
struttura evacuata

ANCONA - Per cause anche in corso di aggiornamento, sono andate a fuoco alcune stanze del centro "Bruno Camillucci", sgomberato per precauzione dai vigili del fuoco. Danni per 50mila euro

di Federica Serfilippi

Si sospetta il dolo per l’incendio che è scoppiato questa mattina al centro diurno per anziani “Bruno Camillucci”. Il rogo è scoppiato poco prima nelle 9 nell’edificio di via Madre Teresa di Calcutta, a pochi passi dal centro Papa Giovanni XXIII. Le fiamme sono divampate nella cucina della struttura ed in una parte della sala da pranzo che si trova al secondo piano della struttura, dove si trovano degli alloggi. Si stimano danni per oltre 50mila euro. Conque le persone che sono state trasportate all’ospedale di Torrette per accertamenti: quattro donne, una di 81 anni che si trovava in uno degli alloggi al secondo piano, ed un uomo. Due persone si trovavano al centro diurno che si trova al terzo piano, il piano superiore rispetto al luogo dell’incendio. Sulle dinamiche, i carabinieri indagano, sembra escludersi che a far partire il rogo possa essere stato un corto circuito, non essendo emersi mal funzionamenti al quadro elettrico, si segue dunque la pista del dolo.


Le prime cose ad andare a fuoco un copritermosifone nella sala pranzo ed un mobiletto con sopra dei giornali. Distrutta parte del soffitto e della porta della cucina. I vigili del fuoco, appena intervenuti, hanno visto due fiammate in questi due punti della struttura.

Padre Giancarlo, presidente del centro e della fondazione Il Samaritano

Affranto padre Giancarlo, presidente del centro e della fondazione ” Il Samaritano”. “I danni sono ingenti, sono andate distrutte la cucina e la sala e i vetri – afferma -. L’incendio è stato breve, ma violenza inaudita. Gli anziani hanno respirato fumo ma nient’altro. Nessuna idea di come possa essere avvenuto. Diamo tempo al tempo per capire bene cosa è successo. Domani riapriamo il terzo piano, quello del centro diurno. Per il secondo faremo i lavori necessari poi riapriremo anche quello. La signora che viveva nell’alloggio al secondo piano passerà la notte al piano terra, non abbiamo tanto di spazio. Al momento del rogo non c’era nessuno in cucina, ma è andata distrutta, da sola valeva 20mila euro. L’impiantistica è saltata tutta. Siamo attorno ai 50 mila euro di danni”.

 

 

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