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Cartiere Fedrigoni:
presto un nuovo ad
e incontri con Bain Capital

FABRIANO - Sindacati, Gruppo Fedrigoni e rappresentanti ministeriali al tavolo del 14 febbraio al ministero dello Sviluppo Economico hanno confermato la crisi della cartamoneta, annunciando incontri più serrati con il fondo Bain Capital in attesa del closing del contratto

 

Il contratto con Bain Capital non è ancora stato perfezionato, il closing dovrebbe avvenire tra aprile e maggio 2018. La cartiera fabrianese è in difficoltà per la perdita di due commesse importanti dall’India e dalla Bce, con il fermo di 3 macchine e oltre un centinaio di addetti. Il Gruppo Fedrigoni però avrà presto un nuovo amministratore delegato, incaricato di dialogare con tutti i soggetti in campo. Così è stato annunciato nell’incontro del 14 febbraio avvenuto al Mise, con il dottor Adorni del Gruppo Fedrigoni, la dottoressa Gatta del ministero, le sigle sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e le rsu. Nel corso dell’incontro, l’azienda ha illustrato le modalità della cessione del gruppo a Bain Capital, un fondo di natura prettamente finanziaria che comunque ha garantito la sua intenzione a sviluppare oltre che il business anche la componente produttiva. Ci saranno incontri più serrati nelle prossime settimane, dato che per il momento, per la cessione vi è solo un “impegno non concluso”, ha fatto sapere Adorni. Inoltre sono confermate le difficoltà dell’area marchigiana in particolare quella dello stabilimento di Fabriano che produce carta moneta. Adorni inoltre ha annunciato la nomina di un nuovo amministratore delegato. I sindacati “hanno chiesto espressamente al ministero dello Sviluppo Economico di svolgere un ruolo di garanzia rispetto al mantenimento degli attuali assett occupazionali ed industriali”, ritenendo “necessario l’allungamento di un anno delle garanzie sociali previste dalla legge in caso di passaggio al nuovo azionista”. Infine hanno chiesto di “essere informate tempestivamente dei cambiamenti che potrebbero avvenire nei prossimi incontri a cui vorrebbero partecipare nel rispetto delle responsabilità e dei ruoli”. L’impegno del Mise, riportato da una nota dei sindacati di categoria, è “di continuare il monitoraggio e l’impegno a conoscere, appena saranno insediati o quanto prima, i nuovi soggetti al fine di analizzare i piani relativi alla prospettiva dell’azienda”.

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