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Acquaroli, deputato in extremis:
«Restituiremo un’identità alle Marche»

IL DOPO VOTO - Il sindaco di Potenza Picena attende la conferma ufficiale della Cassazione e intanto riflette sul suo futuro: «Dovrò fare una serie di valutazioni»

di Alessandra Pierini

E’ molto cauto Francesco Acquaroli, sindaco di Potenza Picena, sul suo futuro come deputato di Fratelli d’Italia. I dati delle urne e la ripartizione dei seggi lo danno come eletto ma attende a conferma ufficiale da parte della Cassazione. Un’elezione la sua che forse non si aspettava e che lo mette davanti a profonde riflessioni. «Mi sono candidato  – spiega – con lo spirito di dare un contributo e creare consapevolezza su alcuni questioni per noi prioritarie come il lavoro, i servizi in primis la sanità, la ricostruzione post terremoto la crisi di identità della nostra regione. Oggi mi trovo con orgoglio a essere eletto deputato, dovrò riflettere e valutare il da farsi».

Acquaroli con Giorgia Meloni

Fratelli d’Italia nelle Marche ha ottenuto il 4,88% delle preferenze, ma a Potenza Picena la percentuale sale al 13,07. 

«Il risultato ottenuto ci inorgoglisce anche per il dato del territorio che esprime la volontà di raccordarsi rispetto a una rappresentanza che sappia far convogliare le numerose problematiche. Il lavoro sarà quello di riuscire a rappresentare un territorio rispetto a questa fase delicata. Il risultato elettorale denota come l’Italia sia spaccata in due e in questa spaccatura le Marche fanno da zona limite di frontiera tra Nord e Sud. Noi vorremmo che tornassero ad essere il centro senza essere risucchiati né dal sud né dal nord».
Potenza Picena ha così eletto due deputati (su 5 della provincia di Macerata), oltre a Francesco Acquaroli, Mario Morgoni, si può dire che sarà iper rappresentata: «E’ di buon auspicio, dovremo collaborare per ottenere il meglio».

 

 

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