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Bar del Duomo, approvata la variante
Possono partire i lavori

ANCONA – E' stato approvato senza voti contrari l'ultimo passaggio in Consiglio comunale dell'atto che consente il recupero dello storico locale del Guasco

Lo stato attuale del Bar del Duomo

La pavimentazione rinvenuta dell’antico complesso di Santa Maria del Carmine

 

Bar del Duomo, la variante urbanistica è definitivamente approvata, ora nulla impedisce l’avvio del cantiere per la ricostruzione del popolare locale del Guasco. Con i 21 voti della maggioranza, 3 astensioni del gruppo La Tua Ancona e nessun consigliere contrario, l’atto diventa definitivamente approvato, dopo un iter lungo quasi un anno. Finalmente, potranno partire i lavori di ricostruzione del Bar del Duomo, sotto la nuova gestione dei concessionari Antonio Ambrosio e Dalmazio Rossi, già titolari del noto ristorante Giardino del viale della Vittoria. Sono necessari sei mesi circa di cantiere per restituire alla città uno dei suoi simboli più amati, nato nel 1959 come “Taverna di San Ciriaco” e perduto tra il 2015 e il 2016 durante i lavori di ristrutturazione. Dalla demolizione per lavori di adeguamento infatti è emerso il sito archeologico della Chiesa e del monastero di Santa Maria del Carmine, luogo di culto già noto nel XIII secolo e distrutto dai bombardamenti alleati del 1943 e dalle successive ricostruzioni del dopoguerra. In particolare, gli scavi hanno portato alla luce tre differenti pavimentazioni originali in cotto, poste a quote differenti e frammenti di setti murari originali, che testimoniano l’antico passato del colle Guasco. Testimonianze tutelate dalla Soprintendenza archeologica, che devono essere resi visibili al pubblico e rendono impossibile la realizzazione degli spazi necessari al bar, in particolare i locali di servizio e i bagni. Tutto bloccato da quasi tre anni dunque, di qui si è resa necessaria la variante urbanistica, che consente l’aumento di cubatura e l’ampliamento dei bagni pubblici già esistenti lungo lo scalone Nappi, con una parte che sarà destinata a servizio dell’attività di ristorazione. La variante inoltre prescrive che gli scavi archeologici vengano coperti e conservati, con una soluzione che li renda comunque visibili al pubblico. Il nuovo Bar del Duomo avrà quindi una superficie massima di 405 metri quadri al primo piano, quello della terrazza, compreso un portico aperto al posto della vecchia veranda (considerata abusiva e non condonabile da Provincia e Soprintendenza), in aggiunta ad altri 245 metri quadri al livello interrato.

 

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