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Sanità, rinviata la legge 145
«Nessun dietrofront,
ma valuteremo le osservazioni»

REGIONE - Salta il voto previsto per il Consiglio regionale di martedì 24 aprile. Il testo sulle sperimentazioni gestionali pubblico-private in ambito sanitario torna in commissione per l'analisi degli emendamenti. I capigruppo di maggioranza Urbinati, Rapa e Marconi avvertono: «I progetti sperimentali potrebbero comunque partire in ottemperanza alla legge nazionale. Le falsità circolate in merito alla proposta di legge non attecchiranno»

Il palazzo sede della Regione Marche (foto d’archivio)

 

Stop alla proposta di legge regionale 145 sulle sperimentazioni gestionali pubblico private in sanità. Il testo tornerà in discussione in commissione Sanità del Consiglio regionale per valutare le numerose osservazioni e richieste di emendamenti arrivati. Martedì prossimo (24 aprile), dunque, la pdl tra le più contestate di questa legislatura non arriverà in aula come annunciato. Non un dietrofront, assicura la maggioranza compatta, con i tre capigruppo Fabio Urbinati (Pd), Boris Rapa (Uniti per le Marche) e Luca Marconi (Udc), che infatti si affretta a sottolineare «la Giunta regionale, in accordo con la maggioranza si è riservata la possibilità di avviare i progetti sperimentali in rispetto della legge nazionale 502 del ’92 che prevede tali fattispecie, anche in assenza di una legge regionale». Ma un maggiore approfondimento delle questioni «viste le numerose richieste di modifica giunte dai soggetti e dalle associazioni interessate e dagli stakeholders».

Manca all’appello il consigliere Gianluca Busilacchi (Mdp-Gruppo Misto), che nonostante l’addio ai democrat ha continuato ad essere al fianco della maggioranza. Il consigliere, che non ha mai nascosto perplessità sulla pdl, già in mattinata aveva annunciato una conferenza stampa (prevista per lunedì 23 aprile) per illustrare gli emendamenti presentati alla 145.

La frenata all’approvazione della pdl, dunque, solo momentanea, ci tengono a ribadire Urbinati, Rapa e Marconi. Un modo per valutare gli emendamenti ed i loro eventuali accoglimenti Nessun dubbio sulla bontà della proposta di legge, considerata dai suoi sostenitori un tassello fondamentale per raggiungere quello che «resta l’obiettivo di questo Esecutivo regionale: mettere in atto tutte le soluzioni possibili per migliorare l’offerta sanitaria marchigiana». Nessun cedimento agli attacchi giunti da subito da più fronti. «Rispediamo al mittente e stigmatizziamo tutte le dichiarazioni fuorvianti e strumentali e le polemiche che si sono diffuse nei giorni scorsi − afferma i tre capigruppo −. Si è parlato in maniera pretestuosa ed in termini spropositati ed impropri di questa pdl, soprattutto perché inserita in un contesto regionale in cui il tasso di incidenza del privato nel sistema sanitario pubblico è del 11,8%. Una percentuale che vede le Marche al 15esimo posto nel panorama italiano, escluse le Province autonome. Ci domandiamo di cosa stiano parlando. Bisogna rimettere al centro il valore della verità e dei fatti – concludono Urbinati, Rapa e Marconi –, ed è quello che faremo, senza aprire il fianco alle fake news, così care, invece, a movimenti e partiti che basano la loro propaganda ed i loro comizi proprio su falsità, dimostrando poi, alla prova dei fatti, la totale incapacità di governo, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale e locale».

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