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Discarica della Cornacchia,
i timori dei sindaci
di Castelbellino e Monte Roberto

RIFIUTI - I primi cittadini replicano all'appello del collega di Maiolati Spontini e rispondono picche. "La semantica dei termini utilizzati nella relazione lascia intuire che l'impianto sarà ampliato. Le nostre amministrazioni e i nostri cittadini faranno di tutto al fine di evitare un ulteriore aggravio ambientale sui nostri territori” garantiscono Andrea Cesaroni e Gabriele Giampaoletti

Castelbellino e Monte Roberto rispondono ai finti appelli al buonismo, al rispetto reciproco e alle collaborazioni intercomunali avanzate dal Comune di Maiolati Spontini. “In questi giorni si è riaperto il dibattito sulla discarica “la Cornacchia” e siccome siamo stati chiamati in causa dal Sindaco di Maiolati Spontini siamo costretti ad intervenire. – esordisce una nota stampa dei sindaci Andrea Cesaroni (Castelbellino) e Gabriele Giampaoletti (Monte Roberto) – Nel 2013 il Comune di Maiolati Spontini presentava un progetto, per i soli rifiuti speciali, di ‘completamento dell’ampliamento’ volto ad allungare la vita della discarica di altri 12/15 anni che prevedeva una estensione di 15 ettari rispetto ai 20 della discarica esistente e portava la discarica a 900 metri dai centri abitati; progetto fortemente ostacolato non solo dai Comuni di Castelbellino e Monte Roberto, in quanto in contrasto con il Piano Regionale dei Rifiuti che prevede una distanza minima dai centri abitati di 2 km ed individua la discarica di Corinaldo come l’unica strategica e contestualmente definisce ‘la Cornacchia’ in esaurimento. Dopo il diniego da parte della Provincia di Ancona al progetto di ‘completamento dell’ampliamento’ il Comune di Maiolati proponeva ricorso al Tar ottenendo una sonora bocciatura; tant’è che non presentava nemmeno ricorso in appello non ravvisandone le condizioni”.

Successivamente nel 2017 il Comune di Maiolati chiedeva ed otteneva dalla Provincia l’autorizzazione ad abbancare 200.000 mc in più con due varianti da 100.000 mc, una in cui viene sostituita parte della copertura prevista in terreno vegetale con un telo, recuperando volumetria per circa 1 metro sui 10 ettari dell’area della discarica in attività, l’altra motivando che il calo fisiologico dei rifiuti può permettere un innalzamento temporaneo di 1 metro ulteriore. “In conferenza dei servizi – proseguono i due primi cittadini – ci eravamo impegnati a non fare ricorso se il Comune di Maiolati avesse rinunciato ad ulteriori ampliamenti, ma non avendo avuto risposte, a fronte di queste due autorizzazioni, i Comuni di Castelbellino e Monte Roberto proponevano ricorso dapprima al Tar che lo rigettava e successivamente appello al Consiglio di Stato, il quale, con “ordinanza” si esprimeva negativamente alla richiesta di sospensiva; stiamo aspettando che il ricorso venga discusso per il pronunciamento sul merito. Nel frattempo dal 01 aprile 2018 l’unica discarica autorizzata che raccoglie i rifiuti solidi urbani di tutta la provincia è quella di Corinaldo, la Cornacchia sta ricevendo solo rifiuti speciali fino a saturazione delle vasche”.

I sindaci di Castelbellino e Monte Roberto sostengono di aver letto “con stupore l’appello del Sindaco di Maiolati Spontini a noi rivolto in cui si chiede un atto di responsabilità e di rinuncia alla lotta sulla discarica. Rimaniamo esterrefatti perché, rileggendo gli articoli apparsi in questi giorni a firma del sindaco Domizioli e dell’Amministrazione Comunale di Maiolati Spontini, si percepisce una evidente confusione e se non peggio una volontà ben precisa di nascondere la verità. Nell’articolo, infatti, troviamo affermazioni come ‘...la discarica chiuderà ad aprile 2019 e non sono previsti ulteriori ampliamenti’; subito sotto si dice ‘...è volontà del Comune di Maiolati Spontini e di Sogenus chiedere l’autorizzazione per una manutenzione straordinaria (in questo caso tecnicamente chiamata riprofilatura) della prima porzione di discarica ormai chiusa, con la sostituzione del manto di copertura e la conseguente riduzione della produzione di percolato…’ (delibera di Giunta n. 52 del 22 maggio 2018) Togliere lo strato di terreno vegetale che ricopre i rifiuti per sostituirlo con un telo e riportare in quota i circa 6 ettari della porzione più vecchia della discarica, attualmente chiusa, tombata e ripiantumata, eseguendo la cosiddetta “riprofilatura”, significa abbancare ulteriori 200.000 mc di rifiuti speciali in circa due anni prolungando l’attività della discarica fino al 2021-2022”.

Questa operazione, cosiddetta di ‘risanamento ambientale’, ha un costo stimato di circa 5 milioni di euro. “Se la volontà fosse effettivamente legata solo ad un efficientamento ambientale e questa procedura portasse minori costi dovuti alla riduzione del percolato, l’operazione potrebbe essere in equilibrio finanziario anche senza ulteriori abbancamenti in quanto non verrebbero più spesi integralmente i 30 milioni accantonati proprio per la gestione del percolato nel post mortem. – mettono in evidenza Andrea Cesaroni e Gabriele Giampaoletti – In assemblea dei soci Sogenus, provocatoriamente, si è detto che, con il fatturato mensile di Sogenus che è di circa 800.000 euro, basterebbe prolungare di 5/6 mesi l’attività per avere la copertura dell’investimento, ma logicamente questa proposta non è stata né presa in considerazione né tantomeno verbalizzata. Si capisce che il meccanismo è perverso: siccome è stato autorizzato ‘l’ampliamento verticale’ sui 10 ettari della discarica in attività, 4° stralcio, chiedono la stessa cosa sui 6 ettari più vecchi 1°stralcio, facendola passare per riprofilatura e poi potrebbero addirittura riproporlo su restanti 2° e 3° stralcio restanti. Il vero obiettivo è e resta l’allungamento della vita della discarica per ulteriori due anni se non di più. L’utilizzo della semantica di volta in volta con termini come: ‘completamento dell’ampliamento’, ‘ampliamento verticale’, ‘riprofilatura’, nasconde il vero obiettivo ed offende l’intelligenza delle persone. La passione del Comune di Maiolati Spontini per i rifiuti è talmente alta che, in sede ATA, l’unico Comune che si è proposto per ospitare una mega centrale di trattamento dell’organico nella quale andrebbero a confluire i rifiuti organici di tutti i 47 Comuni della Provincia, indovinate chi è? Non sappiamo se i cittadini di Maiolati Spontini siano d’accordo o no, sicuramente le Amministrazioni e i cittadini di Castelbellino e Monte Roberto faranno di tutto al fine di evitare un ulteriore aggravio ambientale sui nostri territori”.

Discarica della Cornacchia, chiesto atto di responsabilità a Monte Roberto e Castelbellino

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