I lettini sulla battigia del Passetto
Blitz della Guardia Costiera al Passetto, scatta la multa per Claudio Cerusico, titolare dello stabilimento balneare “Il Valentino”. Il motivo della sanzione? La collocazione dei lettini sulla battigia. Un posizionamento vietato da uno degli articoli del Codice di Navigazione, per cui la striscia di sabbia di 5 metri a partire dall’infrangersi dell’onda deve sempre rimanere libera, non solo per garantire l’accesso in acqua a tutti i bagnanti, ma anche per poter garantire eventuali operazione ai mezzi di soccorso intervenuti in spiaggia. A Cerusico, dopo il sopralluogo avvenuto a inizio settimana, è stata elevata una sanzione amministrativa del valore di circa mille euro. Annunciato il ricorso contro la multa. “Non posso controllare a vista i clienti che con il lettino si allungano verso la riva il pomeriggio per poter continuare a prendere il sole” ha detto Cerusico, gestore del “Mamare” (senza party per quest’estate leggi l’articolo) e del ristorante “La Luna al Passetto”. “Poi, bisogna considerare la morfologia particolare della spiaggia, diversa da Palombina e Portonovo. Se la norma si applicasse alla lettera, allora al Passetto non dovrebbe andare più nessuno, dato che si dovrebbero fare multe anche ai bagnanti della spiaggia libera che non rispettano il limite dei cinque metri”. Cerusica va oltre la multa: “Perchè non attuare un ripascimento? E perchè non fare del Passetto una base per il lungomare della città, che parte dal Cardeto fino alla piscina?” . Il Codice di Navigazione violato dal ristoratore, espresso a livello nazionale, è stato anche ripreso dall’ordinanza comunale sull’utilizzo del demanio marittimo, secondo cui è vietato “occupare con qualsiasi impianto o attrezzatura la fascia di mt 5,00 dalla battigia, che deve essere lasciata in ogni caso sgombera per assicurare il libero transito e il più rapido soccorso ai bagnanti”. Per Cerusico, I controlli della Guardia Costiera continueranno anche nei prossimi giorni e, dopo Portonovo, i blitz potrebbero riguardare gli stabilimenti di Palombina e Portonovo, andando a riproporre una questione, quella dei cinque metri, che ogni anno diventa un tormentone.
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