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Operazione ‘spiagge libere’:
sdraio e ombrelloni sequestrati
della Guardia Costiera

CONTROLLI - Nell'ambito di un'operazione portata avanti a livello nazionale volta a contrastare l'uso illegittimo di parti del litorale, nelle Marche sono finiti sotto chiave quasi 600 ombrelloni e altrettanti lettini che erano stati posizionati in maniera da ostacolare l'uso pubblico delle spiagge

Foto d’archivio

 

Oltre 600 ombrelloni sequestrati, 670 lettini e sdraio finiti nelle mani degli operatori della Guardia Costiera e circa 2500 metri quadrati di spiagge libere restituite ai cittadini per la fruizione gratuita. Sono questi i numeri che hanno contraddistinto l’operazione”Spiagge Libere”, svolta a livello nazionale e portata avanti dalla Guardia Costiera a partire dagli ultimi giorni di luglio. L’obiettivo era quello di prevenire e contrastare l’occupazione abusiva dei tratti destinati all’uso pubblico da parte di soggetti che, senza averne titolo, ne hanno fatto un utilizzo personale. Ci sono stati di casi di cittadini che hanno trasformato spiagge libere in cale private attraverso l’installazione di attrezzature, lettini e ombrellini, ma anche quelli di stabilimenti balneari che hanno tentato di allargare la loro concessione, occupando abusivamente le spiagge.  I controlli sono stati anche eseguiti per valutare il rispetto o meno dei cinque metri dell battigia che devono essere sempre tenuti liberi per motivi di sicurezza e per permettere ai bagnanti un facile accesso in acqua. Dopo la sanzione elevata a Claudio Cerusico, titolare dell’unico stabilimento che si trova al Passetto, nessun gestore sarebbe stato multato (leggi l’articolo). Le ispezioni, infatti, hanno dato esito negativo.

Una vedetta della Guardia costiera

 

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