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Whirlpool, Fim Cisl Fabriano:
«Serve chiarezza sulle strategie future»

LAVORO - In attesa del nuovo incontro fissato entro la metà di ottobre, i sindacati chiedono all'azienda quali strumenti e processi intende mettere in atto per recuperare le necessarie quote di mercato, con attenzione all' innovazione tecnologica che deve trovare una sua implementazione nelle professionalità già presenti

Ieri, 3 ottobre, il coordinamento Whirlpool Fim si è riunito a Roma per confrontarsi sulla gestione del piano industriale in atto e sul nuovo piano industriale 2019/2021. Sempre mercoledì, si sono incontrati al Mise la Direzione Aziendale Whirlpool, Fim-Fiom-Uilm Nazionale con una delegazione in rappresentanza di tutte le Rsu degli stabilimenti italiani e il Ministro dello Sviluppo Economico. “L’azienda – ricorda in una nota la Fim Cisl Fabriano – ha riconfermato il Piano Industriale presentato lo scorso 17 Maggio, che prevede scelte organizzative ed industriali che per poter andare a compimento richiede il supporto degli ammortizzatori sociali, che scadono il 31.12.2018. Rispetto al precedente incontro che vedeva la presenza del rappresentante del Governo uscente, e perciò non in grado di assumere nessun impegno, oggi il Ministro dello Sviluppo Economico, a nome del Governo, ha dichiarato di essere disponibile a finanziare un ulteriore periodo di ammortizzatori sociali che accompagnino e siano di supporto alla realizzazione del nuovo Piano Industriale, a patto che vi sia l’accoglimento da parte di Whirlpool delle istanze sollevate dalle organizzazioni sindacali che sfoci poi in un Accordo”.

Per la Fim questo si traduce nell’esigenza “di declinare in modo più compiuto la strategia commerciale di Whirlpool, con l’obiettivo di recuperare quote di mercato; di puntare alla valorizzazione delle professionalità presenti in azienda; di prevedere il trasferimento di volumi produttivi dagli stabilimenti europei verso le fabbriche italiane. Il mancato raggiungimento dei volumi previsti nel piano in essere, rileva che pur in presenza di una crescita del mercato del ‘bianco’, Whirlpool non è riuscita a coglierne appieno le opportunità commerciali e le relative potenzialità. Capirne le ragioni ma soprattutto aver chiaro quali azioni mettere in atto per recuperare questo gap, riteniamo sia l’aspetto centrale sul quale concentrare la discussione sul futuro piano industriale. La sola strategia di attribuire ad ogni sito una specifica missione produttiva, senza che venga sostenuta con una adeguata politica di sviluppo degli stabilimenti, con relativo recupero di quote di mercato, è considerata dalla Fim troppo debole per affrontare l’obiettivo della saturazione degli impianti e del mantenimento occupazionale, temi previsti dal piano ormai in via di conclusione, sul quale, comunque, il giudizio nel suo complesso rimane positivo sugli obiettivi condivisi, temi che necessitano però di essere portati a termine nella loro interezza, a maggior ragione per quanto illustrato per il triennio futuro”.

La reindustrializzazione di Carinaro, che sta subendo dei rallentamenti rispetto agli impegni iniziali, e la gestione degli esuberi tra gli impiegati, “non può avvenire – secondo la Fim Cisl – a discapito di perdite di professionalità necessarie a garantire la continuità dell’attuale e futura strategia industriale. Il Coordinamento Fim ritiene pertanto imprescindibile avere chiarezza rispetto alla strategia che Whirlpool vuole sviluppare per il futuro, quali strumenti e processi intende mettere in atto per recuperare le necessarie quote di mercato, con particolare attenzione all’ innovazione tecnologica che deve trovare una sua implementazione dentro le professionalità oggi presenti in azienda e non può essere affidata, in esclusiva, a consulenti esterni, non appartenenti al Gruppo Whirlpool. L’incontro si è concluso con un aggiornamento entro la metà di ottobre”.

Whirlpool, aut aut di Di Maio: «Okay agli ammortizzatori, ma stop esuberi» (Tutte le foto)

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