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Addio al notaio artista
che amava Van Gogh
e i tramonti di Osimo

LUTTO - Sono stati officiati stamattina, in forma privata, i funerali di Giampaolo Bellaspiga, per 40 anni alla guida dello studio notarile di Corso Mazzini. Un personaggio che ha raccontato la storia della città tra atti, cavalletto e pennelli

Giampaolo Bellaspiga

Colto, professionale, sensibile e generoso. Artista prima ancora che notaio. Sono stati celebrati in forma privata stamattina alle 10, nella chiesa di San Marco Evangelista di Osimo, i funerali di Giampaolo Bellaspiga per 40 anni alla guida dello studio notarile di Corso Mazzini. Un addio silenzioso e improntato alla discrezione, condiviso dai suoi affetti più cari, dalla moglie Giuseppina e dai figli Jacopo, presidente della Fondazione Recanatesi ed Eleonora. La famiglia che è sempre stata centrale nella sua vita. Il professionista avrebbe compiuto tra pochi giorni 84 anni. Si è spento la sera dello scorso 6 novembre, su un letto dell’Inrca di Ancona dove era ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni fisiche. Una crisi respiratoria, che sua nipote Giulia  ha cercato di tamponare allertando subito il 118.

Il duomo di Osimo dipinto da Giampaolo Bellasapiga

Con l’arrivo della pensione Giampaolo Bellaspiga era riuscito a esprimere al meglio, con entusiasmo, la sua vena creativa e artistica. Quella passione che durante la vita lavorativa aveva dovuto per forza di cose relegare al tempo libero. Fin da bambino il notaio osimano aveva infatti coltivato diverse tecniche figurative, dedicandosi infine con classe e successo alla pittura ad olio ed alla scultura in legno e in terracotta. Le sue opere, che i concittadini hanno potuto ammirare in esposizioni e mostre, raffigurano con tratti decisi i tramonti sui monumenti simbolo o scorci pittoreschi di Osimo, fissano con tinte espressioniste momenti di vita quotidiana o del divenire delle stagioni. Se n’è andato un personaggio della storia osimana che ha scelto di raccontare la città con eleganza e di salutare tutti con umiltà, senza sottolineare con clamore una notorietà conquistata sul campo.

I sacconi della processione di Osimo raffigurato da Giampaolo Bellaspiga

“Un personaggio poliedrico, amante della musica e della pittura nella forma più vera.  – lo ricorda Antonio Scarponi, anche lui artista, grafico e consigliere comunale – L’amico Giampaolo, per tutti il ‘sor notaio’, amava andare con il cavalletto, la tela e i colori in giro per la città come gran parte dei pittori francesi del ‘800. Hanno detto che copiava Van Gogh, lui deformava i nostri palazzi storici come se un calore misterioso ne cambiasse la loro staticità. Le sue opere sono sempre in movimento, tra le più conosciute la processione del venerdì santo, che ogni osimano voleva acquistare e siccome Giampaolo aveva un gran cuore mi aveva chiesto di fare delle litografie di quell’opera in modo che potesse regalare ai tanti amici quel momento di osimanità. Era curioso, si interessava a tutte le nuove tecniche dell’arte digitale, e nei social pubblicava i suoi esperimenti. Un grande uomo, anche molto ironico, che conosceva la nostra storia, un osimano doc che ci mancherà”.

 

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