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Bando da 7 milioni per la nuova piazza d’Armi,
Foresi: «Un progetto che rivoluzionerà il quartiere»

ANCONA – L'amministrazione ha approvato il bando per il concorso di progettazione internazionale per il restyling del mercato coperto e dell'area circostante. Il piano garantisce gli spazi per le attività commerciali alla mattina, ma anche ristoranti , zone dedicate ai bambini ed agli eventi per vivere il luogo anche il pomeriggio e la sera

Il mercato di piazza d’Armi (foto d’archivio)

 

di Martina Marinangeli

«È un progetto che può stravolgere completamente e in positivo la vivibilità del quartiere». Parola dell’assessore Stefano Foresi, che nel descrivere l’iter di restyling totale di piazza d’Armi – avviato con l’approvazione, a metà dicembre, del bando per il concorso di progettazione internazionale per dare un nuovo volto al mercato coperto e all’area circostante -, ha sottolineato come «per uno come me, cresciuto anche politicamente al Piano, questa sia una grande risposta da parte dell’amministrazione».
Il nuovo corso del mercato di piazza d’Armi, atteso da oltre 10 anni, muove dunque i suoi primi passi e punta alla creazione di un polo aggregativo che comprenda non solo gli spazi per il market – con 45 box, 68 stalli per gli agricoltori e 155 piazzole per gli ambulanti -, ma anche più di mille metri quadrati per un’area commerciale, servizi pubblici e spazi per ristoranti e locali slow food, con mantenimento dei parcheggi gratuiti. L’idea alla base del progetto è quella di integrare le attività del mercato settimanale della mattina con il tempo libero nel pomeriggio ed alla sera, garantendo alla piazza anche la presenza di giochi per bambini, giardini e punti di ristoro, per una fruizione degli spazi h 24. Un’area polifunzionale dunque, adatta ad ospitare anche eventi quali la Notte Bianca o il Festival Primo Piano, che da quest’anno dovrebbero riprendere. Un piano di ampio respiro il cui costo è stato calcolato in 7 milioni 350 mila euro e che, stando alla road map tracciata dall’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Manarini dovrà vedere la luce entro il 2023. Il primo passo è stato quello di deliberare il bando a cui i progettisti parteciperanno con le loro idee su come mettere in pratica quanto teorizzato dal Comune. A questa fase seguirà quella della valutazione partecipata, durante la quale verranno interpellati tutti coloro che operano nella zona, e tra i progetti presentati ne verranno selezionati cinque. Espletato questo step, i finalisti saranno avviati verso un concorso per la progettazione della fattibilità tecnico-economica e alla fine solo uno proseguirà il suo percorso con la progettazione esecutiva. Un iter che avrà una durata di circa sei mesi e che punta a dare una nuova vita ad una zona da troppo tempo vittima del degrado.

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