Fusto in Pet si trasforma in bomba. L’involucro in PoliEtilenTereftalato, (una particolare materia plastica della famiglia dei poliesteri derivante dal petrolio greggio molto utilizzata nel campo alimentare) è esploso nel compattatore di AnconAmbiente. La potenza dello scoppio ha fatto saltare la parte superiore del fusto che è volata sino al soffitto, sfondando le reti anti volatili del sito dell’azienda di rifiuti. Illesi gli operatori al lavoro nell’area.
I fusti in Pet sono ecocompatibili ed oggi sono in uso in tantissimi bar e ristoranti nei quali si conserva e si spina birra, vino, sidro, soft-drink. Il vantaggio più grande di questi contenitori è che sono prodotti usa e getta e totalmente riciclabile. Ma al momento del loro conferimento è necessario seguire bene le istruzioni (indicate in etichetta) e depressurizzare il contenitore e, solamente dopo, inserirlo nell’apposito cassonetto. Se questa procedura non è eseguita in maniera corretta l’anidride carbonica contenuta nel fusto, lo trasforma in una vera e propria bomba. ed è quello che è accaduto qualche giorno fa ad AnconAmbiente quando alcuni operatori hanno raccolto uno di questi fusti, ma una volta inserito nel compattatore, l’involucro è esploso, perché buttato senza essere stato adeguatamente depressurizzato. Le schegge sono volate a oltre 8 metri di distanza. «Una leggerezza da parte dell’utenza che poteva avere conseguenze disastrose − fanno sapere da AnconAmbiente −, fino a danni fisici letali. L’appello che AnconAmbiente lancia è quindi quello di porgere la massima attenzione da parte degli esercenti di bar e ristoranti e dei loro dipendenti all’atto di conferimento di questi particolari oggetti al fine di non creare condizioni di grave pericolo per gli operatori dell’azienda».
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